Questa pagina segue il Napoli calcio nel campionato italiano di serie A perché esso rappresenta ben più che una squadra di calcio e merita enorme attenzione da parte di tutti i duosiciliani esulando nettamente dal mero campo sportivo. Lo fece capire chiaramente il grande Angelo Manna (di cui fui onoratissimo amico e collaboratore) che profetizzò il luogo per far partire la nostra risurrezione. Dopo decenni di impegno costante, puntiglioso e rischioso il messaggio che quelli come me hanno lanciato ripetutamente, in maniera indiretta e diretta,  ai tifosi veraci del Napoli ha prodotto finalmente un importantissimo risultato concreto, proprio nel luogo indicato dal grande Angelo. Questo è un punto fermo, non certamente di arrivo, che caratterizzerà il nostro camino: il Napoli campione IN Italia (e non d’Italia) e lo scudetto tricolorato capovolto (in segno spregiativo) e con la didascalia BOTTINO DI GUERRA non lascia dubbi sui sentimenti di questi giovani napolitani che dichiarano di essere svegli e consapevoli. Staremo a vederne delle belle!…

Per ogni partita vi sarà un telegrafico commento con una speciale tabella che giudicherà nell’ordine Società, Allenatore, Squadra, Tifosi e Palazzo. Infatti questi cinque elementi determinano i risultati. I primi tre interni, con la Società che influenza il comportamento di allenatore e giocatori con la sua gestione e le reazioni dei destinatari della stessa. Il quarto costituito dall’immensa schiera del pubblico partenopeo che può far pressione sugli altri fattori. Il quinto le autorità calcistiche a cominciare dagli arbitri che poco dovrebbero influire su un’attività sportiva, tanto più nell’era del VAR. 

V.G.

14° giornata          1° dicembre 2024

 

 

 

 

 

UNA CONTINUITÁ DESTABILIZZANTE

L’ennesima vittoria con il minimo scarto clean sheet (cioè a rete inviolata) proietta il Napoli ancor più in vetta per la mancata (o forzata) risposta di diversi rivali. La caratteristica della squadra capolista è sempre più frequentemente esibita con il naturale sconcerto degli avversari. Sembra quasi lo svolgimento di un piano tecnicamente perfetto mirato a durare a lungo proprio per fiaccare la concorrenza. Se fosse veramente così sarebbe una marcia trionfale questo campionato. Invece riteniamo che il tutto sia più frutto di casualità che di strategia, nel senso che qualsiasi preparazione a una partita abbisogna di circostanze favorevoli per vincere 1 a 0. Troppe volte le fregature finali sono accadute con amarissimi rimpianti. Diciamo che  “prima non prenderle tanto un gol lo facciamo”  può essere benissimo un consiglio del tecnico ma i rischi vanno ridotti progressivamente con la crescita della squadra se si vuole realmente puntare al titolo. Ecco che allora sovviene la valutazione della gara nella fatal Torino che ha mostrato un complesso con netti miglioramenti soprattutto nell’attacco, fermato in tutti i modi da un prodigioso portiere avversario, eccetto la perla del nuovo idolo dei tifosi McTominay. Per mantenere il passo egemone il Napoli deve amalgamarsi meglio e non rovinare un anno che potrebbe diventare non meno spettacolare di due anni fa. Conte merita in ciò fiducia come straripantemente dimostrano i meravigliosi tifosi che seguono ogni partita i giocatori azzurri. 

13° giornata          24 novembre 2024

 

 

 

 

UN’AMMUCCHIATA PERICOLOSA

Il Napoli ritorna alla vittoria e guida una classifica assai corta e densa con troppe squadre che avanzano senza conoscere ostacoli. Ciò vuol dire che entro breve tempo il gruppo di testa non potrà che sfaldarsi lasciando sopra solo i veri pretendenti al titolo per effetto di rovesci di fortuna, carenze nell’organico, strascichi delle coppe ecc. ecc. La domanda è: gli azzurri dove si troveranno tra 4 o 5 giornate? La partita con la Roma, strenuamente impegnata a non perdere, non si sarebbe potuta vincere con eventi sfavorevoli legati al caso (traversa giallorossa e gol fatto su 2 o 3 tiri in porta totali) o all’arbitro (se mandatario di interventi pro strisciate), questo è sicuro. In altre parole per puntare al massimo questa squadra non appare ancora dotata della volontà e dell’addestramento a lottare per l’annoso “solocontrotutti”. É ormai tempo di chiedersi se ci riuscirà mai ad adeguarsi. Qui temiamo che non vi sia strategia per farlo per motivi che ancora non sono chiaramente decifrabili. Invece è lampante che potrebbe aiutare molto l’atteggiamento della proprietà nell’accontentare quanti giocano con la testa al futuro contratto e nel completare subito a inizio  gennaio (senza perdere un altro mese per speculazioni) la difesa che attualemente è senza validi sostituti. Mi associo a un commento televisivo sul fatto che non siamo nè attesi nè obbligati allo scudetto ma sarebbe imperdonabile non vincere per colpa di errori interni…

12° giornata          10 novembre 2024

 

 

 

UNO SCOGLIO BEN SUPERATO

A S. Siro per la seconda volta in pochi giorni il Napoli ha sostenuto un’altra insidiosa e ardua prova uscendone a testa alta con un utile pareggio. Riprende così la marcia azzurra non esaltante per il palato ormai fine dei napoletani ma sempre più inquietante per i burattinai. Sembrava infatti che con l’Atalanta fosse crollata una grande illusione con grossa soddisfazione per l’Italia napolicida, invece con umiltà, pazienza e coraggio i giocatori partenopei hanno imposto l’alt alla super sponsorizzata Inter nonostante il colpo gobbo tentato dall’arbitro compiacente con il rigore frettolosamente (quasi sperato…) concesso. É tornato il Napoli granitico che imbriglia gli avversari, trascinandosi però un portiere non all’altezza delle mire e l’incognita del centravanti che non tenta (il titolare) o non riesce (il sostituto) a buttarla dentro. Quest’ulteriore riposo soprattutto mentale farà certamente bene al gruppo che comunque comanda ancora la classifica ed ha un calendario almeno sulla carta abbordabile, con prestazioni non per forza eccezionali. Il tecnico avrà così il modo di incidere ancor più su quanto ancora palesemente non fila diritto e, se riuscirà, com’è nelle sue capacità, a migliorare la squadra veramente potremo affrontare gli scogli palesi o nascosti (come le manovre del Palazzo) che si frapponogno sulla strada per la vittoria. Essa , si ripete, ci vedrà sempre soli contro tutti sia avversari in campo sia giudici, mass media e ghiribizzi presidenziali…

11° giornata          3 novembre 2024

 

 

VENGA LA PROSSIMA VOLTA!

Proseguendo la parafrasi goliardica alla squadra, fin qui brillante allieva di Conte, è capitata una cocente bocciatura in una prova importante. Il severo docente antagonista pronunziava la frase in epigrafe invitando a ripresentarsi dopo aver meglio studiato. In effetti il tempo c’è e le migliori lauree a volta sono macchiate da qualche puntino nero nel loro lungo conseguimento. Ma, quando per 95′ il Napoli è stato alla mercé dell’Atalanta (guarda caso autrice della sua migliore prestazione nel primo terzo del torneo) e il paventato intervento del Palazzo l’ha sottilmente agevolata, tutto quanto detto di buono e di monito agli azzurri (in inconcepibile maglia blu-nerastra…) sembra svanire negli incubi del recente passato. Non si può escludere nulla dalla critica: dalla società che alchemicamente pensa solo a sfruttare le clausole contrattuali al tecnico incapace di cambiare l’atteggiamento alla deriva della sua squadra, dai campioni più attesi che dopo tre mesi non riescono a dimostrare una forma accettabile alle scorie dell’anno passato che forse mentalmente ma non certo fisicamente hanno cambiato prestazione. Tre casi esemplificativi: Meret che prende gol assurdi a certi livelli; Raspadori che gioca da “arrivano i nostri” per “scarrupare” ancor più la truppa combattente; Di Lorenzo che è terzino destro e sa fare qualche buona giocata solo a prescindere dal marcamento sulla sinistra dell’attaccante avversario. Chi ha voluto che restassero certi elementi? Chi li schiera gerarchicamente? Chi ostenta l’alibi della ricostruzione concordata con la proprietà? É chiaro che ci vuole tempo per edificare un complesso ben strutturato; ma è altresì chiaro che alcuni ritocchi si possono fare subito non tanto per stravincere quanto per evitare il ripetersi della figuraccia di oggi. Perché non trovare un marcatore sufficiente a destra che salti verso i piedi dell’avversario invece di fare la solita e ridicola “barriera” a un paio di metri da lui che tira e segna? Perché continuare a servire spalle alla porta Lukaku, sovrastato ormai da qualsiasi stopper “marcantonio”,  e non spostarlo (assieme al suo “francobollatore”) altrove per favorire altri in area avversaria? Ecco piccoli accorgimenti con effetti immediati, questo manca al Napoli di Conte per erigere con calma e realismo lo squadrone da tutti atteso. Senza ricondizionamenti gli esami si faranno sempre più duri, come il prossimo a S. Siro, le bocciature fioccheranno e la laurea sarà solo un sogno di fine estate…

10° giornata          29 ottobre 2024

 

 

SECONDO ESAME CON LODE

Dopo il pari in casa Juve, questo impegno in casa Milan rappresentava il secondo banco di prova per dare serietà alla corsa all’obiettivo sempre più delineato. Infatti chi vuole vincere non deve temere le partite con le cosiddette “grandi”. Ebbene il Napoli al Meazza ha vinto e convinto contro i padroni di casa quasi all’ultima spiaggia per la lotta al titolo. In altri termini superato un altro ostico esame con lode. Lungi dall’illusione di proseguire così anche nei prossimi gravosi impegni e consapevoli della buona sorte che ci ha sorriso nei momenti topici, ci affidiamo allo spirito di gruppo che questi ragazzi, titolari e rincalzi, stanno progressivamente mostrando. Solo in tal modo ostacoli sportivi e antisportivi potranno essere affrontati al meglio e quindi in maniera ottimale. Il risveglio dei giocatori più attesi è una riprova dell’evoluzione della squadra, come il reciproco aiuto dei dieci in campo in tutte le sue zone con opportuni avanzamenti e arretramenti. I meriti, sin qui, sono da attribuire decrescentemente al tecnico, agli atleti e alla società, il tutto rinvigorito (come Conte più volte ha affermato) dallo straordinario aiuto dei tifosi, segnatamente in trasferta per la fusione con quelli emigrati. Napoli, avanti così!

9° giornata          26 ottobre 2024

 

 

PROVE GENERALI PER SOLO CONTRO TUTTI

Più che una quadra forte e dominante all’establishment fa paura una squadra vincente contro svariati ostacoli. Essi si stanno palesando ad esempio nella “partita della vita” degli avversari minori (come stavolta il Lecce) o nella perfidia dei direttori di gara che scientemente danneggiano (come oggi per il maxi rigore non dato sullo 0-0) e solo involontariamente soprassiedono per manifesta cecità (come, ancor oggi, il mancato secondo giallo per l’equivoco Politano preso per Di Lorenzo). Se la crescita faticosissima per le esercitazioni settimanali proseguirà normalmente il Napoli affronterà l’arduo ciclo che si prospetta con tutti gli antidoti idonei a farlo rimanere in testa. Qualche delusione nei singoli e nel complesso dovrebbe svanire con la maggiore intesa e la migliore condizioni fisica. Sanno bene i più attempati tifosi azzurri che in Italia il Napoli ha sempre giocato e (perciò raramente) vinto da solo contro tutti: avversari, organi federali, arbitri, mass media. Fin qui sono state effettuate prove generali per quella che tutti ci auguriamo possa essere una marcia verso il lontano e ambito traguardo. Una notazione per il VAR sui fuori gioco, che stavolta ci ha negato il vantaggio nel primo tempo. Chi s’intende un po’ di grafica e filmografia deve ammettere che, quando parte l’assist,  per un off side al limite (cioè di centimetri)  basta bloccare le immagini su un frame (fotogramma) al posto di un altro per far individuare l’irregolarità o meno. Ciò perché, il calciatore che crossa è distinguibile sia in un frame sia in quello immediatamente successivo, mentre chi segna può trovarsi in gioco nel primo frame e in fuori gioco in quello seguente. Per la decantata e inesistente oggettività non basta mostrare il marcatore avanti al penultimo difensore; bisognerebbe mostrare, con la medesima zoomata, anche il preciso momento in cui il compagno si spossessa della sfera, ovviamente nello stesso frame. Troppo complicato? No, è la regola del fuori gioco! Difficile da applicare? Sì come avviene adesso, cioè in maniera troppo spesso personale dai direttori di gara con i soliti favori, diretti o indiretti, alle strisciate d’Italia.  

8° giornata          20 ottobre 2024

 

 

 

PROVE DI CERTEZZA 

Questa vittoria esterna, su un campo notoriamente ostico, assume un  valore positivo per il crescendo della squadra partenopea che ha subito quando doveva subire e ha offeso quando doveva vincere. Naturalmente questo accade in assenza di sfortuna o di malafede arbitrale ma è da rimarcare l’atteggiamento degli uomini sul terreno di gioco e la sagacia tattica e carismatica dell’allenatore. Chi volesse una capolista bella e vittoriosa per 38 giornate, potrebbe essere appagato nel mondo della fantasia. Il calcio è uno sport legato strettamente alle condizioni psico-fisiche che dipendono poco dalla volontà del maestro e degli allievi e assai dalla prestazione degli avversari (in divisa di gioco o di arbitro). Pertanto i migliori risultati si ottengono adeguandosi alla singola partita e ottimizzando le risorse a disposizione. Il Napoli chiuso a riccio nel primo tempo e quello progressivamente all’assalto nella ripresa risponde perfettamente a questo cliché. Bisogna allora concludere che tutto sta andando secondo un cammino variegato ma con l’obiettivo fisso che anima sempre più nitidamente società, squadra e pubblico. Si stanno facendo prove di consapevole capacità di gestire il primato e quindi di dominare il campionato. Che l’ascesa globale continui senza alcun errore dei fattori interni!

7° giornata          4 ottobre 2024

 

 

PROVE DI GRANDEZZA 

Prosegue la crescita di capacità, assimilazione e efficacia del Napoli di Conte. Contro una “squadretta”,  tale solo sulla carta, è stata necessaria un’attenta partita per mietere l’ennesima e consecutiva vittoria interna. Soprattutto colpisce la volontà di riconoscere ed emendare gli errori commessi, il che è l’unico modo per progredire realmente. A tal fine consigliamo, nella felice pausa del campionato, di focalizzarsi anche sui rigoristi. Non basta trovare chi per fama o  per ardire si offra per battere le massime punizioni, occorre affinare la sensibilità del tiratore visti il tourbillon di nomi recentemente notati e l’approssimazione con cui si è segnato ieri. Ciò sia per sfruttare appieno le occasioni che i talentuosi attaccanti azzurri creeranno sicuramente, sia perché in qualche incontro nodale non saranno perdonati sbagli del genere. Questo successo deve essere considerato una prova di grandezza a cui stanno mirando tutte le componenti del Napoli 24-25. Resta da criticare aspramente la direzione di turno assolutamente antinapoletana. questo è sempre più chiaramente un segnale del Palazzo che segue precise disposizioni di attendere almeno un’altra generazione per far rivincere i vesuviani. Anche qui è urgente escogitare una strategia per rompere l’ipocrita facciata di neutralità dell’AIA e della FIGC. Sotto a chi tocca!

6° giornata          29 settembre 2024

 

 

 

COMINCIA A SCORGERSI UNO SQUADRONE… 

Dopo l’atmosfera poco nitida delle prime giornate comincia a intravedersi la squadra di Conte. Essa è inedita e sorprendente per la piazza partenopea perché guarda al medio termine con lucidità verso un ancora distante obiettivo da tutti sognato. L’ansia della partita che viene è così stemperata nel ciclo da affrontare; lo schieramento tattico è propedeutico non solo alla meta da raggiungere ma anche alle diverse fasi di ogni singolo incontro. Tutto ciò con i tempi necessari (e talvolta forzatamente accelerati per i tardivi innesti) per trasmettere e assimilare questa visione del campionato nella mente di ogni singolo atleta. Ecco spiegate certe sbavature (soprattutto all’esordio…) che hanno creato qualche precoce critica. Attualmente si può notare una squadra che sa difendersi sempre meglio (non solo i gol ma anche i tiri nella porta azzurra sono rarefatti…) e che è capace di affondi improvvisi ed efficaci per stendere gli avversari. Questo progresso nella costruzione del Napoli 24-25 sembra veramente ottimale. Finalmente occorre badare specialmente agli ostacoli esterni per la bravura dei competitori e per le “direttive” del Palazzo. Ma, più sarà compatta e consapevole la squadra partenopea, meno questi elementi esterni saranno idonei a danneggiarla. 

5° giornata          22 settembre 2024

 

 

STALLO A CARTE COPERTE 

Molti attendevano nella fatal Torino l’esplosione dei ragazzi di Conte con lo schieramento dei costosi acquisti di fine mercato. Dopo le tre vittorie consecutive, con tanti gol, veramente era prevista una grande partita con i rivali di sempre. Invece si è assistito, epurando illegittimamente gli ultras partenopei, ad un incontro bloccato dalla paura di perdere da ambo le parti. Per il Napoli le indicazioni date in settimana sono state evidenti con una copertura pedantesca della difesa ritenuta preoccupante e il conseguente indebolimento dell’attacco con i migliori in un’area deserta; inoltre ci si è affidati quasi del tutto alla vecchia guardia per evitare distrazioni tattiche.  Ora se il Napoli non ha scoperto le sue carte per prudenza e lungimiranza il fatto potrebbe essere assai proficuo per il futuro; se, invece, realmente ha temuto di perdere giocando  apertamente con i non colorati ciò potrebbe causare involuzione nella crescita della squadra. Questo campionato non ha un forte padrone e la continuità dei risultati, frutto dell’integrazione degli ottimi innesti fatti, ancora non usati o usati male, con i veterani degni di credito porrà gli azzurri in lizza per la vittoria finale. Basteranno poche partite, come quelle abbordabili che si profilano, per cominciare a vedere le carte e mirare seriamente e sinergicamente mai più allo stallo ma allo scacco matto. 

4° giornata          15 settembre 2024

 

 

 

 

L’APPETITO VIEN MANGIANDO 

Perfetto il risultato ma non altrettanto la partita. Il Napoli ha dilagato proprio quando stava per cedere sotto l’ammirevole pressione dei locali facendo intravedere le “streghe” del precedente in casa del “Casteddu”. La persistenza della prelazione per la vecchia guardia si può giustificare solo con l’armonia che solo qualche allenamento in più potrà cominciare a costruire con i (prestigiosi) nuovi arrivati, tranne il vero e proprio fenomeno anche sotto questo riguardo, cioè Lukaku. Stanno emergendo delle realtà in questa squadra veramente foriere di ogni meta. Se aumenterà il filtro a centrocampo, che ieri solo l’eroico Anguissa ha realizzato, sarà molto arduo per chiunque, Palazzo compreso, prevalere sulla formazione di Conte. Il finale della partita è infarcito di goduria anche grazie  ai nuovi acquisti che, fondendosi bene con gli altri, hanno fatto letteralmente a pezzi l’avversario. Ad maiora, soprattutto per la “Trasferta” che ci aspetta al prossimo turno…

3° giornata          31 agosto 2024

 

 

 

 

VITTORIA D’ARDORE VITTORIA DI CUORE 

L’effetto Conte va ben oltre la preparazione delle partite. Due sono i fatti da rimarcare dopo la seconda vittoria consecutiva interna: i colpi finali di mercato sia positivi, come la soluzione del centravanti e i due ottimi centrocampisti scozzesi, sia negativi, come l’irrigidimento verso le astruse pretese di Osimhen; la reazione nella parte conclusiva della gara nata male, per l’impegno degli avversari e l’ottusità arbitrale, e finita al meglio per un arrembaggio finale che da troppo tempo non si godeva a Fuorigrotta. In altri termini, la società si è messa  finanziariamente disposizione dell’allenatore e i giocatori hanno dimostrato nella ripresa quel sopito spirito che può far superare qualsiasi ostacolo. Se non interverranno perturbative clamorose, che bisogna nel caso assolutamente far diventare pubbliche, assisteremo ad un’annata memorabile perché la squadra appare davvero ben messa. L’unico neo è la persistenza di calciatori pensionabili o in calo continuo che vengono ancora utilizzati in un turn over che si spera non più ammissibile con tutta la rosa a disposizione. Altrimenti si accenderà una spia d’allarme con un ritorno imperdonabile e pericolosissimo al passato…

2° giornata          25 agosto 2024

 

 

 

 

LAVORI IN CORSO

Mister Conte ha certamente grande esperienza e, di conseguenza, nelle conferenze stampa solo l’1% di quello che afferma è significativo per allusioni tanto inattese quanto efficaci.  Alla vigilia dell’incontro ci sembra di aver carpito un messaggio a certi personaggi definiti in modo imbarazzante se remano contro di lui e del Napoli. E non c’era un riferimento esplicito al solo spogliatoio… Sarà stata questa la causa della brillante prestazione contro un robusto Bologna e dei primi colpi decisivi del mercato? E sarà stata una risposta emotiva oppure una resipiscenza? Solo il prosieguo potrà chiarirlo, a cominciare dalla prossima partita in casa e dalla chiusura della compravendita dei calciatori. Comunque l’armonia più importante è quella che potrebbe crearsi tra tecnico e giocatori come aspettano e si augurano gli inarrivabili tifosi azzurri sparsi nel mondo intero. 

1° giornata          18 agosto 2024

 

 

 

 

VERGOGNA !

Il riferimento va opportunamente scisso in due sviluppi. Il primo, ovvio e immediato, riguarda il cocente risultato negativo, la prestazione pessima dei giocatori, le scelte prima e durante la gara del tecnico, l’ottusità non casuale dell’arbitro; il secondo, per addentrarsi nei problemi, inerente alla causa agente che ha generato tutto il precedente. Chi ha avuto un peso fondamentale nel vero e proprio ammutinamento dell’intera scorsa stagione?  Chi ha ingaggiato un nome alto e costoso per la panchina per incantare la piazza? Chi ha redatto il patto-capestro per Osimhen che ha bloccato il mercato azzurro che ogni giorno perde le occasioni più importanti? Chi ha voluto (o permesso) reintegrare in rosa i caporioni dell’anno passato ormai persuasi di cambiare aria? Chi ha dato al vecchio nucleo ribelle  di nuovo in mano lo spogliatoio senza alcun chiarimento e quindi riproponendo di fatto la situazione post-scudetto? Chi ha sancito che una società, salda finanziariamente ed economicamente, deve assolutamente prima vendere e poi comprare per rinnovare la squadra? Una situazione assurda e perniciosa che subito ha prodotto gravi danni in casa di un Verona che fa acqua da tutte le parti. Ma i danni non saranno mai del tutto riparabili per i ritardi imperdonabili per formare un gruppo bastantemente motivato. Già si è notato il comportamento dei nuovi arrivati che prelude inesorabilmente a quello degli altri in arrivo. Ancora una volta VERGOGNA prima tutti i componenti di questo Napoli e poi a colui che ne ha il maggior potere e quindi responsabilità verso la sterminata tifoseria azzurra che finalmente è sempre più arrabbiata, come pure la faticosamente edulcorata stampa locale. Un ultimo pensiero per il mister: se la formazione e la prestazione in terra scaligera è un messaggio criptico per dire senza dire, allora si può in parte scagionarlo per lo schieramento di quelli che sono stati i peggiori l’anno indietro a cominciare dai difensori di destra e centrali, da cui sono venuti i gol come tanti altri simili del recente passato.