Questa pagina segue il Napoli calcio nel campionato italiano di serie A perché esso rappresenta ben più che una squadra di calcio e merita enorme attenzione da parte di tutti i duosiciliani esulando nettamente dal mero campo sportivo. Lo fece capire chiaramente il grande Angelo Manna (di cui fui onoratissimo amico) che profetizzò il luogo per far partire la nostra risurrezione. Dopo decenni di impegno costante, puntiglioso e rischioso il messaggio che quelli come me hanno lanciato ripetutamente, in maniera indiretta e diretta,  ai tifosi veraci del Napoli ha prodotto finalmente un importantissimo risultato concreto, proprio nel luogo indicato dal grande Angelo. Il Napoli campione IN Italia (e non d’Italia) e lo scudetto tricolorato capovolto (in segno spregiativo) e con la didascalia BOTTINO DI GUERRA non lascia dubbi sui sentimenti di questi giovani napolitani che dichiarano di essere svegli e consapevoli. Staremo a vederne delle belle!…

Per ogni partita vi sarà un telegrafico commento con una speciale tabella che giudicherà nell’ordine Società, Allenatore, Squadra, Tifosi e Palazzo. Infatti questi cinque elementi determinano i risultati. I primi tre interni, con la Società che influenza il comportamento di allenatore e giocatori con la sua gestione e le reazioni dei destinatari della stessa. Il quarto costituito dall’immensa schiera del pubblico partenopeo che può far pressione sugli altri fattori. Il quinto le autorità calcistiche a cominciare dagli arbitri che poco dovrebbero influire su un’attività sportiva, tanto più nell’era del VAR. 

V.G.

XXXVIII GIORNATA          26 maggio 2024

 

CHIUSURA SECONDO LA PIÚ DEPRIMENTE COERENZA

Indefettibilmente, dopo la vittoria l’anno passato e l’avvicendarsi di tre allenatori, il Napoli ha concluso il suo miserabile campionato, a centro classifica e fuori dalle coppe europee, in osservanza stretta a quanto strategicamente stabilito dalla voce dello spogliatoio. É la prima volta che dalla 1° alla 38° giornata un gruppo di calciatori si adegua ad una volontà di vendetta verso la proprietà alla faccia  del decoro, dei tifosi e persino dei propri personali interessi. Ciò più che da evidenziare è da meditare seriamente. Infatti anche se si cedesse l’intera rosa rimarrebbe sempre l’enorme enigma di quanto accaduto durante questa indimenticabile annata ed incidere sui sostituti. Se poi sopravvivesse qualche veterano, com’è assai probabile per ragioni finanziarie, aleggerebbe  sempre il rischio di una riapertura dell’annosa crisi. In conclusione da diverse stagioni l’atteggiamento strettamente speculativo e chiaramente antisportivo di ADL nuoce gravemente ai risultati della squadra, con i più svariati giocatori, dirigenti e allenatori. Ciò si trascina senza mai affrontare il problema per superarlo veramente. Ciò inficia ovviamente qualsiasi futuro con nomi di spicco, in panchina o in campo, perché certi nodi vengono ineluttabilmente al pettine durante i tornei inibendo mete accessibili ad un complesso affiatato, sereno e armonioso. Solo i veri e antichi tifosi lo hanno capito. Se resteranno, come quest’anno, gli unici a saperlo non c’è alcun roseo avvenire per questo superprestigioso brand in mano al capitalista americo-romano. 

XXXVII GIORNATA          17 maggio 2024

ALLA FACCIA DELL’ARBITRO

In casa di una Fiorentina a corrente alternata il problematico Napoli campione si è trovato di fronte a un arbitro scarsissimo e fortemente prevenuto (conoscendo l’iter per giungere in A degli arbitri) al punto da risvegliare i riposti talenti di parecchi giocatori in letargo sabbatico. Falli ripetuti e violenti (anche da espulsione) consentiti ai viola e cartellini gialli solo per interventi normali agli azzurri sono stati per essi la forza scatenante della parte inziale e finale della partita finita in parità. Inoltre solo l’onestà del VAR ha impedito a questo dispotico e sconosciuto ligure di coronare la sua prestazione con un rigore determinante per decretare la sconfitta degli ospiti. Tutte conseguenze della infima considerazione in Lega del boss scudettato e della vecchia diatriba tra lui e la squadra. Unica nota rassicurante che è la penultima partita e che quindi i patemi dei tifosi saranno in ogni caso sospesi in attesa di miracoli o, più realisticamente, di congiunzioni astrali capaci di aggiustare almeno sufficientemente le cose…

XXXVI GIORNATA          11 maggio 2024

 

DAL PAPPERONE ALLA VERGOGNOSA STORIA INFINITA

Quando né il presidente né l’ennesimo allenatore hanno la voglia e/o il potere di mettere in panca giocatori indisciplinati e cotti (soprattutto mentalmente), a cominciare dal capitano, non si scorge cosa possa migliorare lo strazio di queste ultime partite. Lo spogliatoio tutto  appare ineluttabilmente teso a smentire le puerili aspettative di stampa e “tifosotti” su una qualsiasi partecipazione, sempre lucrosa, in tornei europei. Ecco quello che brucia attualmente è proprio l’atteggiamento giornalistico che continua ottusamente a far calcoli “se si vincono tutte le partite” e quello dei nuovi sostenitori, ben detti “tifosotti”, che fanno comunque il tifo e si emozionano alla prima palla non persa dei mercenari in tenuta da campioni. Un fronte comune costringerebbe la squadra a scoprire gli altarini. Ma probabilmente è proprio questo che si vuole evitare per proseguire l’opera di presa in giro del popolo azzurro e delle nuotate nell’oro del “Papperone”, cioè una sorta di crasi tra lo zio Paperone dei fumetti e il famoso e azzeccato nomignolo goloso. 

XXXV GIORNATA          6 maggio 2024

 

CONFERMA A PIENI VOTI… NEGATIVI

Nulla di nuovo sul campo dove l’anno scorso si vinse lo scudetto. Contro una squadra scarsa e terrorizzata il Napoli nel primo tempo domina ma non tira mai in porta; nel secondo per una decina di minuti comincia a giocare e va in vantaggio; nel finale, con l’aiuto degli arbitri, al disperato sussulto della pericolante Udinese, in pieno recupero si fa raggiungere sprecando un’altra facilissima vittoria. Nessuna sorpresa e nemmeno rammarico. Il cruccio rode per le affermazioni che trapelano dalla proprietà: un buon allenatore metterà tutto a posto! Solo gli interessati (in senso letteral-monetario) ci credono e non alimentano le sacrosante proteste dei tifosi veraci, sempre più in diminuzione per gli interessi di pochi… 

XXXIV GIORNATA          28 aprile 2024

 

 

PARTE IL CONTO ALLA ROVESCIA…

In questi giorni dell’anno scorso si faceva il count down in febbrile attesa della vittoria matematica in campionato. Quest’anno siamo veramente agli antipodi per le prestazioni di una squadra irriconoscibile e immedicabile per le note ragioni. Dopo l’ennesima delusione con la spocchiosa Roma non ci resta che invocare la celere chiusura della stagione, con un altro conteggio a scendere per resettare il tutto. Siamo a – 4;  e poi? Se dipendesse dall’allenatore o da speciali persecuzioni della sorte non ci sarebbe che da ricominciare da capo con gli opportuni ritocchi nell’organico. Ma qui siamo di fronte ad annosi problemi creati soprattutto dalla proprietà che è stata capace di metterli tra le ruote di strutture che funzionavano nella guida tecnica e nei giocatori. Tutto ciò non per mero masochismo ma per ottuso “economismo” perché chi non sa cavalcare la tigre non trionfa nel mercato. La conclusione è che se nulla cambia radicalmente dalla coda alla testa (soprattutto) non vi sarà nessun riscatto prossimo venturo. Finalmente i veri tifosi, sempre più diluiti da quelli altezzosi e recenti coltivati dalla società, stanno facendo sentire la loro voce forte per reclamare quanto spetta al un brand tanto importante. Sosteniamoli in ogni modo perché solo con una vera rivoluzione potremo riavere grandi e stabili soddisfazioni da questa magica  maglia. 

XXXIII GIORNATA          20 aprile 2024

 

LA STRATEGIA DEL DISONORE

Quelli che valgono, cioè che scendono in campo, hanno elaborato e pedissequamente seguito questa strategia per l’anno dei campioni:

  • massimo sforzo per non entrare mai nel gruppo finale che andrà nella prossima Champions

  • ferreo rispetto della gerarchia nelle formazioni al fine dell’ottimale tutela delle prebende mensili e annuali

  • esautoramento dell’allenatore ( di turno) per non farlo incidere diversamente a quanto rato

  • massima ipocrisia nelle dichiarazioni con scuse banali e promesse vane per illudere gli utili idioti che ancora sperano in qualche piazzamento europeo

  • come corollario, estrema compattezza contro i nuovi innesti da emarginare se refrattari al pattuito (come fatto per i vecchi recalcitranti…)

 

Ad Empoli ciò è stato puntualmente realizzato risuscitando una squadra di cadaveri che puzza di retrocessione. Mai uno scudetto è stato così umiliato e disonorato in casa e fuori per ragioni venali. Adesso la società dovrebbe trovare il coraggio di mettere tutti stabilmente in panchina i sodali del patto scellerato, schierando per questi ultimi incontri quelli tenuti costantemente fuori assieme ai ragazzi della Primavera. Tanto la quota salvezza è stata già superata e così si salverebbe almeno l’onore dando una piccola soddisfazione ai tifosi “cornuti e mazziati”.  Un provvedimento che inchioderebbe questi mercenari alle loro responsabilità di fronte all’opinione pubblica . Però potrebbe pure far emergere per reazione qualche verità assai scomoda per chi comanda tutto… Allora nemmeno questo accadrà e fino alla 38° giornata dovremo subire ancora l’ignobile affronto di chi nemmeno immagina l’onore che ha di indossare la maglia di un’intera nazione!

XXXII GIORNATA          14 aprile 2024

 

 

PROSEGUONO LE “AMICHEVOLI”DEL NAPOLI

Diluito l’effetto ultras continua asfissiante il ciclo di partite senza impegno, con il minimo di voglia e il ferreo rispetto dei capataz. Contro avversari che giocano davvero, come i frusinati dopo un primo tempo di subornazione, emergono in maniera lampante tutti i difetti di questa squadra balorda. L’inaffidabile portiere, la difesa che non marca, l’attacco che giochicchia e sbaglia gol facilissimi, le astruse formazioni e sostituzioni sono tutti elementi già visti e che perseguitano i tifosi ormai rassegnati. Giocare per passatempo senza badare al risultato, ancorché acquisito, come in un’amichevole.. Evitare il gruzzolo di chi va in Champions è l’imperativo categorico del “comitato” e sarà perseguito sino alla fine mentre la sfinge del boss è inerte. Tutto ciò per il giubilo dei nemici dell’Italia intera per questa sorta di contrappasso per chi ha avuto la ventura di interrompere gli scudetti preconfezionati e illeciti, per l’alterazione delle regole, delle strisciate compagini nordiche.  

XXXI GIORNATA           7 aprile 2024

 

L’IMPORTANZA DEGLI ULTRAS

Pur se il calcio moderno ha dichiarato guerra ai gruppi ultras essi rappresentano nel bene l’autentico attaccamento ai colori e l’orgoglio del brand territoriale. Sono uno dei fattori di un campionato e sovente sono stati da noi richiamati all’azione per alleviare il farraginoso e penoso cammino del Napoli campione. In Brianza si stava profilando un’altra magra figura con i direttori di gara contro e il pimpante Monza in vantaggio nel primo tempo sull’unico tiro in porta favorito dall’allegra difesa azzurra. Poi in una decina di minuti straordinari il risultato è stato completamente e definitivamente ribaltato. Ci piace ricordare lo striscione che all’apertura della gara era al posto degli ultras ancora fuori per protesta dopo gli ultimi sfaceli. Questo probabilmente ha fatto decidere nell’intervallo ai giocatori partenopei di cambiare registro. Dopo tutti baci e applausi. Ci sarà la continuazione in questo scorcio di campionato come auspicato dai tifosi? Non ne siamo fiduciosi ma se si dovessero replicare alcune situazioni già viste saremmo più espliciti nel definire questa balorda stagione. Per adesso un grazie ai tifosi in trasferta e un marameo ai lombardi che l’hanno passato si presero la briga di battere i freschi e sazi campioni.

Il citato striscione dei sostenitori azzurri

XXX GIORNATA           30 marzo 2024

 

 

IN LINEA CON I PEGGIORI PROPOSITI

Senza minimamente deflettere dai vizi mostrati con il maledetto scudetto sulle maglie il Napoli ha preso un’altra imbarcata nella partita decisiva per l’annata,  a detta degli immedicabili illusi. Basti pensare che a soli 7 minuti dalla fine e con il risultato ormai andato la squadra ha beccato l’unico e casuale giallo per capire l’inadeguatezza dell’l’impegno profuso. E lo stadio amico sta a guardare e a sperare, salvo la disapprovazione finale alquanto stereotipata e ininfluente; e la stampa sembra indignata ma continua a inseguire per la guarigione terapie inopportune; e la proprietà prima pensa di raccattare qualche migliaio di euro da nuove maglie improponibili e poi cavalca tutto il precedente scegliendo i capri espiatori da dare in pasto a chi ha già la bocca aperta prima di essere imboccato. Adesso è un vero caos in cui ci si raccapezza soltanto con la considerazione che quel famigerato “comitato” è indigesto e ostile al boss ma è da lui generato oltrepassando le sue più perfide mire. Molti dicono che dobbiamo soffrire solo in queste rimanenti giornate ma la verità è che il male che affligge questo glorioso brand può essere solo attenuato per poi riacutizzarsi fin quando la pazienza infinita dei tifosi lo consentirà…

XXIX GIORNATA           17 marzo 2024

 

 

QUEST’É !

L’impietosa analisi dello stato di forma del Napoli ormai è completata avendo gli inadeguati rimedi presidenziali ovviamente scalfito non più di tanto i problemi sostanziali e annosi. Normale quindi l’eliminazione dalla Champions attuale e (salvo enormi e impensabili miracoli) dalla prossima, nonché un rendimento sempre più mediocre nella restante parte del campionato. Logicamente si inserisce il risultato del Meazza dove l’unica nota positiva è la rabbia del mondo bauscia nero-azzurro con un pareggio dignitoso ma frutto di tante casualità. Sembra chiaro il proposito del citato “comitato” di non qualificare la società alle prebende della massima competizione europea. Poi vi sarà una rivoluzione e l’ennesima promessa di un nuovo ciclo con larga possibilità di operare nell’ambito del discount del mercato del pallone. E noi a sperare. Non tanto in un po’ di scelte fortunate quanto nel cambiamento radicale della gestione societaria, con o senza un nuovo titolare. 

XXVIII GIORNATA           8 marzo 2024

 

 

RITORNO ALLA NORMALITÁ

Cercavamo conferme sull’agognata e intravista rinascita della squadra campione fidando in una resipiscenza del fattore dominante questa lunga crisi: la proprietà in rotta con un allargato comitato di spogliatoio. A questo punto nulla di nuovo dopo i due sussulti nervosi delle doppie vittorie precedenti. Non basta sonnecchiare per buona parte della gara e poi svegliarsi d’impeto nel finale per strappare una vittoria in extremis. Questo sembra la tattica voluta dai giocatori (essendo invariata al terzo allenatore) con le prove dell’intangibilità dell’inaffidabile Meret (con giubilazione di Gollini che era stato impeccabile), dell’utilizzo solo per infortunio dei “titolari” (J.Jesus “strariserva”  e Rraahmani fuori condizione) dell’unico difensore serio Ostigaard; della venerazione del monumento con fascia di capitano quando è in un periodo di esaurimento (con Mazzocchi scalpitante); della genialata di puntare su 3/4 della partita su Osimhen unico attaccante affossato puntualmente dai centrali (con violenza spesso grazie all’ ausilio  dell’arbitro di turno sempre accondiscendente); ecc. ecc. Il tutto sotto la regia dell’arbitro più esperto cioè di quello capace di far danni letali (sui falli e le ammonizioni) per condurre quasi inavvertitamente la gara al risultato proposto. Contro il Barça il tutto sarà purtroppo ribadito perché chi crede nei miracoli non conosce il miliardario calcio moderno. 

XXVII GIORNATA            3 marzo 2024

 

 

UN ATTIMO DI … ORGOGLIO?

Contro l’acerrimo avversario di sempre il Napoli campione in carica ha conseguito una vittoria determinante. Essa è stata sofferta, baciata dalla buona sorte, risicata ma fortissimamente voluta sul campo e sugli spalti. Attendevamo conferme e invece abbiamo ricevuto una gioia immensa. Per un giudizio più stabile è d’uopo sceverare gli ultimi due positivi risultati dalle chiare cariche emotive. Se con il Sassuolo si poteva parlare di prova “fuori controllo” anche stavolta potrebbe essere lo stesso. Gli azzurri possono essere stati scossi dal nome dei rivali, dalle invocazione del Maradona, da parziali passi indietro del tiranno. Comunque sono emersi i limiti di continuità durante la combattutissima gara soprattutto nella squinternata difesa (ove campeggia ancora il difensore meno affidabile…) anche se l’impegno profuso ha “scosso” anche la dea bendata che ha stregato tiri a botta sicura dei non colorati e, fatto veramente inaspettato, fatto destare il VAR, in coma per altri casi sensibili della stessa partita. La valutazione allora è sospesa almeno sino al durissimo impegno in Champions: Lì, se i campioni sono veramente tornati, lo dimostreranno all’Europa intera!

XX GIORNATA            28 febbraio 2024  RECUPERO

 

UN ATTIMO DI … DEBOLEZZA?

Antefatto: buona parte della stampa meno prona al potere accusa sempre più chiaramente ADL della famosa rottura del giocattolo (solo per caso realizzatosi nelle sue mani) e frange crescenti di tifosi veraci fanno altrettanto invocando il decoroso rinsavimento dei calciatori. Fatto: con la testa nel pallone (in senso figurato!) la squadra scende in campo in Emilia dove li attende un avversario disperato e una tribuna azzurra da brividi per un incontro esterno. Contingenza: dopo una ventina di minuti del solito sterile tic toc degli scudettati il Sassuolo va in vantaggio profilando l’ennesima umiliazione per i campioni. Un lampo corre nella mente dei giocatori napoletani, effetto di tutto quanto detto prima, e quasi d’incanto si riaccende il loro spirito sportivo asfaltando completamente i rivali con punteggio tennistico. Ma un lampo dura brevemente e nulla lascia ben prevedere per il futuro, zeppo di partite difficili e decisive di campionato e di coppa europea. Infatti solo riacquistando il senno smarrito il Napoli a Reggio, come Astolfo sulla Luna, potrà avere la sua sospirata (da noi tifosi) svolta. Ma ciò implicherebbe la contrizione di chi ha fatto il danno. Se essa c’è stata, o se ci sarà subito dopo,  il prosieguo della stagione cambierà radicalmente in meglio; se invece il fulmine a ciel sereno non sarà seguito dagli opportuni fenomeni atmosferici tutto ritornerà miseramente come prima. Avremmo in tal caso assistito all’esito di un momento di debolezza, quasi uno choc,  essenzialmente nei confronti degli irriducibili sostenitori in trasferta o in esilio che hanno finalmente gongolato sugli spalti umidi del Mapei Stadium. 

 

XXVI GIORNATA            25 febbraio 2024

 

 

UNA DIAGNOSI OSTINATAMENTE ERRATA

Se a un grave malato di gastrite un’errata diagnosi iniziale di sciatalgia, con relativa cura, non porta naturalmente miglioramenti, è inutile cambiare l’ortopedico che conferma l’equivoco; ancora più inutile sostituire questo con un altro uguale specialista perché il male ovviamente persiste. Questo è il semiserio teatrino in scena nel Napoli con il terzo allenatore che avrebbe dovuto risolvere la crisi in atto. Sappiamo qual è la causa di questo sfacelo post trionfo. Nulla quindi di nuovo nella squallida partita in Sardegna con vittoria gettata alle ortiche per i soliti vecchi problemi. Il boicottaggio dei traditi prosegue con l’inefficienza colpevole di quelli che sanno la verità. Per accennare solo a uno degli elementi destabilizzanti è sufficiente rilevare il costante impiego al centro della scarsa difesa di un anziano giocatore che, nella gerarchia dei valori, ha almeno 3 o 4 migliori (meno peggiori)  di lui messi in secondo piano, con i risultati vergognosi non solo di ieri.  Se si potesse stilare una graduatoria dei difensori che hanno fatto fare più gol agli attaccanti avversari, una sorta di anti-bomber, Juan Jesus sarebbe largamente primo! Naturalmente il motivo principale non è perdere le partite ma lucrare al massimo dai contratti cervellotici che caratterizzano il despota al comando, senza badare agli effetti deleteri che si causano e che fanno male solo ai tifosi sconcertati. delusi e abbandonati. 

XXV GIORNATA            17 febbraio 2024

 

UNA SQUADRA SENZ’ANIMA

Lo choc post scudetto ha inciso, com’è sempre più lampante, tanto profondamente nei protagonisti sul campo che quelli residui hanno contaminato celermente gli innesti creando una situazione di stallo da cui sembra impossibile uscire. Così sono puntualmente vanificate le piccole modifiche e così si tira avanti un vero e proprio stillicidio di magre che ha sfiduciato persino la minoranza di quelli che seguono personalmente le partite. Qualche sussulto di buona volontà, pur talvolta mostrato, non basta assolutamente a dare una sterzata a questa stagione fallimentare in maniera crescente dalla base verso il vertice societario. In una gara asfittica e noiosa, dominata dal modesto Genoa, si becca il solito gol letale su una palla che attraversa non velocemente per 30-40 m. il centrocampo senza che nessun baldo giovanotto azzurro si periti di intercettarla; all’arrivo in area uno svogliato “passaggio” della difesa all’avversario in agguato e il patatrac. Il Napoli è una squadra senz’anima, formata da zombi che sembrano per l’abbigliamento atleti. Non osiamo prefigurare l’esito dell’Ottavo di Champions in programma per non esagerare… Il giocattolo non si è frantumato soltanto nello spogliatoio, che sputa vendetta senza deflettere, ma anche nell’informazione almeno superficiale e tra la maggioranza dei frequentatori dello stadio che nemmeno s’informano su che cosa significava tifare il Napoli nel S. Paolo senza sediolini colorati, senza copertura, senza vie di fuga libere ma con centomila guerrieri, disciplinati tanto da non creare mai problemi di sicurezza, che sapevano essere il 12° uomo in campo! 

XXIV GIORNATA            11 febbraio 2024

 

IL SANGUE E LE RAPE

Si sa che dalla rape non si può cavare sangue. La metafora però talvolta è superata dalle alchimie che, in campo sportivo,  si concretizzano quando uno speciale amalgama lega specialmente atleti e preparatori. Lo scudetto della passata stagione ne è un esempio. Con l’evanescenza (dolosa) dell’ideale clima dell’anno scorso i cuori pulsanti si sono nuovamente trasformati in rape e non consentono alcuna stilla ematica. Contro un Milan di mediocre livello questo Napoli anodino, andato sotto per un prevedibilissimo e non allertato pericolo, ha perso un’altra partita e probabilmente il sogno finanziario connesso alle prime quattro posizioni. La squadra mostra impegno ma anche la latitanza di schemi con prevalenza di estrosi e vani spunti individuali. Del resto con la Quaresima in arrivo abbiamo tutti capito che c’è da fare penitenza in nome dell’unico, vero, eterno e onnipotente signore che si reputa un dio come tutti i gradassi despoti, spuntati, pasciuti e caduti, nel corso della storia.  

XXIII GIORNATA            4 febbraio 2024

 

LA BRACE SOTTO LA CENERE

Il Napoli continua ad essere una squadra piena di problemi anche per l’ulteriore flop della campagna di riparazione invernale che ha paradossalmente indebolito l’organico! L’effetto più lampante di questi madornali errori di gestione è la confusione che regna in quasi tutti i giocatori della rosa. Nulla di strano se il derelitto Verona resiste un tempo, anche favorito dall’atavica anti napoletanità dei conduttori di gara, e tenta seriamente di portarsi via tre punti pesantissimi nella ripresa. Nel finale, nella cenere del rogo ardente che metteva tutti k.o. l’anno scorso, si rivede la forza del fuoco. Esso esce quasi a sorpresa dalla brace che cova sotto tante cineree miserie e distrugge in extremis i presuntuosi retrocedendi scaligeri. E’ un messaggio dall’amor proprio che alcuni atleti mostrano di utilizzare. Troveranno proseliti o saranno reinghiottiti nel vortice, pericoloso e deludente, della mediocrità? E le falangi della tifoseria stanno a guardare…

XXII GIORNATA            28 gennaio 2024

 

METAMORFOSI DI UN CIGNO…

Solo sette mesi fa dominava una squadra ammirata con invidia non solo in Italia e che pareva un cigno tra comuni palmipedi per la bellezza del suo gioco e i risultati esaltanti. Oggi dobbiamo purtroppo rilevare la sua metamorfosi, nonostante i segni della passata gloria sul petto(sic!), che la fa connotare come un’ochetta goffa e impaurita, irrisa dalla quasi totalità del vicini pennuti. Il pareggio all’Olimpico è demerito soprattutto dei padroni di casa perché il Napoli non sa più giocare… Non ricordo nella storia dei campionati un vincitore di scudetto che pochi mesi dopo è un’accozzagli di brocchi che esprimono al massimo la buona volontà. Le colpe della metamorfosi sono note ed, essendo praticamente uniche nella memoria, sono assolutamente imperdonabili. Pochi sanno ripetersi dopo il successo ma nessuno passa dal giorno alla notte dopo pochi mesi! Probabilmente la risposta può trovarsi nella precisa spiegazione dell’oggetto sociale della Spa Calcio Napoli: obiettivo primario attività economica volta al conseguimento periodico di plusvalenze per il mercato di calciatori; obiettivi secondari la professionalità tecnica di preparatori, dirigenti e atleti e il rendimento sportivo della squadra. Con buona pace dello sterminato esercito di tifosi azzurri sparsi in ogni angolo del globo…

XXI GIORNATA            14 gennaio 2024

 

EPPUR SI MUOVE…

La più importante considerazione che scaturisce da questa stentata vittoria del Napoli riguarda l’esultanza dei giocatori che assolutamente in extremis hanno superato i rognosi vicini in maglia granata. Dopo tutto quel che andiamo dicendo sulla crisi dei campioni IN Italia appare inattesa la reazione nell’abbraccio virtuale con i tifosi alla rete del successo fortemente voluto. Servatis servandis l’unica interpretazione è che sussiste una causa al di sopra delle loro (almeno di quelli che si sono sbracciati al gol finale) volontà che li tiene in questa situazione evidentemente non gradita almeno da una parte dello spogliatoio. Probabilmente l’opera di Mazzarri sta funzionando proprio in questo senso per risvegliare la dignità più che gli interessi degli azzurri. C’è dunque qualcosa di nuovo da rilevare, ancora non sufficiente per proclamare la guarigione ma certamente foriero di qualche speranza di farlo al più presto. Sempre che il boss faciliti e non acuisca i rapporti, specialmente in questo caro mercato di riparazione.

XIX GIORNATA            7 gennaio 2024

 

LA FRITTATA PERFETTA

Durante la penosa partita a Torino una pubblicità recitava di continuo il titolo, come nella foto in calce, che condensa l’attuale stato del Napoli scudettato. Dopo la bomba della tarda primavera scorsa, le scellerate scelte di CT e giocatori in estate, il riciclaggio dalla discarica del nuovo allenatore e, soprattutto, la persistente assenza di risposta agli annosi problemi in squadra e società, la frittata non poteva che essere perfetta con la rovina totale di quanto portentosamente costruito appena sei mesi fa. Nella vergognosa prestazione degli ex campioni risalta l’irruzione dell’ultimo arrivato, partenopeo verace, che parte tanto pieno di voglia e fedeltà, però in balia della tensione che regna nello spogliatoio, da incorrere nell’espulsione immediata. Maggiore colpevole chi ha maggiore potere. Tuttavia spiace dover constatare che nel gruppo squadra gli interessi personali non sono nemmeno scalfiti dal sacrosanto rispetto per i meravigliosi ed unici tifosi azzurri. Chi ha informazioni dal di dentro potrebbe aprire un dibattito per far finalmente emergere tante verità galleggianti nel mare di liquami in cui annaspa il Napoli. Potrebbe addirittura materializzarsi una vendetta degli eroi del 22-23 ancora uniti e compatti al di là delle sedi lavorative…

XVIII GIORNATA            29 dicembre 2023

 

VILIPENDIO ALLO SCUDETTO

La disabitudine a  primeggiare di troppi componenti degli organi sociali sta trasformando questo campionato in una sorta di contrappasso che offre per ogni momento di gioia dell’anno passato un sorso di fiele come se si volesse espiare per tornare alla normalità. Difficilmente chi vince il campionato si ripete e tanto meno il Napoli come fece nel 90-91 (8° per la tragedia dell’addio di Diego) e nell’87-88 (2° ma solo per gli oscuri maneggi del “pappone” di turno)  ma lo sconquasso che adesso sta accompagnando i campioni in carica non ha eguali. Infatti nel 90-91 fu rotto per sempre il più bel giocattolo del mondo dall’autodifesa del sistema corrotto mentre nell’87-88 fu ammirata la più forte e bella squadra azzurra della storia che unicamente con un perfido e losco prodigio fu frenata su un percorso trionfale che sarebbe diventato certamente pluriennale e quindi epocale. Per parlare dell’odierno squallore bisognerebbe affrontare tanti recenti avvenimenti nodali mai chiariti e mai digeriti. Il 21-22 con Spalletti con lo sciopero bianco della squadra in un calendario favorevole che ci vide solo terzi; il 20-21 con Gattuso con la misteriosa prestazione col Verona che ci precluse la Champions; il 19-20 con Ancelotti con il famoso ammutinamento. Tali episodi mai spiegati sono stati lampantemente mal curati dalla proprietà. Miracolosamente accantonati l’anno passato per merito di Spalletti e clamorosamente riemersi dal pantano di speculazioni e menzogne in cui guazza ADL con il subentro del redivivo Garcia, le evitabili cessioni, gli acquisti da discount, lo scongelamento di Mazzarri, la lotta senza armi al Palazzo ecc.ecc.   Noi veri tifosi stiamo assistendo  passivamente a queste continue offese al tanto sospirato titolo che procurano evidentemente pena solamente a noi perchè il dio denaro soffoca il cuore avido di presidente e giocatori e nulla fa prevedere una presta e tonificante risalita dal fondo in ci si è precipitati. 

XVII GIORNATA            23 dicembre 2023

 

UNA PERSECUZIONE SENZA PUDORE

Il Napoli è notoriamente la vittima storica dell’Italia anche nel calcio, ma la tradizionale ingiustizia che ci perseguita ha superato stavolta il limite anche dlla

decenza. Contro i picchiatori capitolini i direttori di gara hanno scaltramente spalmato ammonizioni a raggiera mentre contro i picchiati sono stati capaci di dare due espulsioni! Questo in aggiunta a varie altre gravi parzialità a favore dei provinciali (per come tentano di giocare) padroni di casa. L’acciaccato Napoli ha retto meglio di quanto si potesse immaginare, cedendo solo nel finale in netta inferiorità numerica. La responsabilità è riconducibile a chi ha rotto il giocattolo all’apice del trionfo della scorsa primavera. Per difendersi dal Palazzo occorre avere una squadra coesa e forte idonea a lottare contro dodici uomini avversi oppure bisogna trovare il modo di entrare nella stanza dei bottoni con molta astuzia e diplomazia. ADL non ha seguito alcuna delle due alternative, operando apertamente, stolidamente e tenacemente per indebolire lo spogliatoio e inimicarsi i massimi dirigenti istituzionali. Con questi assunti non sappiamo se abbiamo toccato il fondo…

XVI GIORNATA            16 dicembre 2023

 

SEMPRE SOLI CONTRO TUTTI

Il Napoli batte di misura un Cagliari che gioca la partita della vita fuori tempo e luogo. Siamo ormai adusi a rappresentare per i rivali di turno quasi sempre l’avversario da combattere con un impegno particolare e immotivato. Ma, come si dice oltralpe, noblesse oblige e non certo in riferimento al fatto occasionale di essere campioni. Ma siamo purtroppo anche adusi alla sistematica e atavica persecuzione del Palazzo che fornisce i direttori di gara di una casistica del tutto speciale riguardo agli azzurri, alla faccia dei progressi tecnici e dei tempi moderni. Ecco perché brucia assai riscontrare anche i problemi interni che tarpano le ali di questo gruppo di ragazzi che potrebbero farci sognare oltre ogni aspettativa. Così siamo costretti ad affidare la gracile difesa a uomini fuori forma o in pensione, vedi Rachmani e J.Jesus, e le scorte in attacco alla bella statuina emiliana, ingessata da tempo, e non tentare nemmeno di riprovare il figlio della pampa. Se si è soli contro tutti non è concepibile la mancata coesione nel gruppo nel perseguire gli obiettivi concreti , altrimenti si è troppo in balia della sorte che, guarda caso, è adusa, come il cane idrofobo, a mordere gli stracciati… 

 

XV GIORNATA            8 dicembre 2023

 

LAVORI IN CORSO IN ORA DI PUNTA

Nuova sconfitta dei campioni uscenti ma con notazioni degne di essere evidenziate. Quelle positive riguardano l’encomiabile impegno dei partecipanti che non si sono mai tirati indietro nemmeno sul consueto gioco duro (falloso) dei non colorati e, soprattutto, la tenuta fisica che ha coperto l’intera partita. Quelle dolenti concernono la persistenza di schierare uomini fuori forma o fuori ruolo, ignorando quelli già da altri ignorati. Nello specifico non si comprende come si prendono puntualmente gol di testa in assenza dell’unico capace di contrastare nelle palle alte come Ostigard; ancora, anche nei disperati cambi in extremis, continuano a rimanere in panchina giocatori con nerbo e voglia, come Demme. Questo ripetersi col nuovo tecnico delle scelte sbagliate del precedente (e anche prima…) fa scartare l’ipotesi della volontà dell’allenatore e fa pensare non tanto al dittatore ADL quanto a qualche comitato di spogliatoio su cui sarebbe interessante indagare. Lo faremo con i dati delle prossime partite. Per adesso i problemi del riassetto stanno facendo danni in un momento cruciale della stagione.

XIV GIORNATA            3 dicembre 2023

 

LA SCOSSA IN TESTA NON SI TRASMETTE ALLE GAMBE…

Il nuovo corso della guida tecnica se ha prodotto dei benefici alla testa degli azzurri, più dichiarati che metabolizzati,  ha purtroppo mostrato i problemi di preparazione con il “solito” terzo di partita ad alto livello e il crollo successivo che è fatale se si ha di fronte un avversario forte. Il calo atletico e la  conseguente forma approssimativa dei più attesi protagonisti non lascia ben sperare per il prosieguo del campionato. Lo scandaloso comportamento di arbitri e VAR va comunque denunciato anche se difficilmente il risultato finale sarebbe potuto cambiare. La “misericordia” del Palazzo si palpa almeno ogni trentennio perché poi tutto torna secondo il becero costume del razzismo col fischietto. Finché non saremo capaci di reagire  seriamente a queste palesi ingiustizie il fegato dei tifosi partenopei sarà sempre più sofferente di cerulea e pelagica epatite. 

 

XIII GIORNATA            27 novembre 2023

 

CAMBIA IL VENTO SULLE VELE DEI CAMPIONI

Dopo la sospirata “scossa” di sbattere fuori il tecnico ispano-francese inviso praticamente a tutti e sostituirlo per dare nuova linfa alla squadra allo sbando, è confortante constatare che la scelta è caduta sul ritorno, dopo un decennio, di Mazzarri. Costui fece rientrare il Champions una rabberciata squadra azzurra con soli “tre tenori” e un coro con troppi giocatori raffazzonati alla men peggio, fu mandato poi via da ADL quando chiese fermamente un organico migliorato per raggiungere i meritati e agognati livelli.  Ora un colpo di spugna sembra aver cancellato ogni ombrosità (sicuramente per i reciproci bisogni…) e l’immediata vittoria su un campo notoriamente ostile e difficile fa ben sperare per il futuro. I giocatori hanno mostrato subito buona volontà con l’impegno encomiabile ma la conoscenza delle loro caratteristiche (buone e cattive) necessita di un po’ di tempo per creare la dovuta armonia con il nuovo allenatore. La sua abilità dovrà riuscire a svincolare le prestazioni dei singoli per normalizzarle nel gioco di squadra, in nome del conseguimento di successi nei prossimi ardui impegni in programma. In conclusione non un prosieguo certamente trionfale, ma un indiscutibile miglioramento foriero di belle soddisfazioni se vi sarà concordanza vera tra i tre fattori interni del Napoli calcio. 

XII GIORNATA            12 novembre 2023

 

SETTIMANA DI PASSIONE PER I TIFOSI AZZURRI

I lampi sempre più vicini nel cielo plumbeo che gravava sul Napoli hanno scaricato negli ultimi giorni una pioggia di delusioni cocentissime sullo sterminato popolo dei suoi tifosi. Ora siamo in attesa della conseguente recisione della punta dell’iceberg, cioè della sostituzione dello spaesato e inetto ispano-francese. Ma, per legge di natura, una volta ridotto il vertice la massa di ghiaccio proporrà la sua solita conformazione sul livello del mare azzurro. In altri termini, i problemi di fondo permarranno con un nuovo (si presume mediocre per la spesa) tecnico. Essi sono riconducibili sia alla squadra che ha mancato di dignità in troppe occasioni mostrando una personalità inadeguata e troppo dipendente dagli interessi economici; sia, in maniera ben più pesante, al tiranno che ha in pugno il glorioso marchio e che cura solo i lucri immediati essendo praticamente estraneo al mondo del calcio. In ogni modo vi sarà la piccola scossa che potrebbe darci qualche limitata soddisfazione in vista di qualche grosso incontro che si profila all’orizzonte; la grande scossa sarebbe invece avere una proprietà non solo oculata nei bilanci ma pure esperta nel settore, a cominciare da quello giovanile che sforna continuamente a sud preziosi giocatori che potenziano e arricchiscono  gli antagonisti del nord.  

XI GIORNATA            4 novembre 2023

 

AUREA MEDIOCRITAS

Contro le squadrette, come purtroppo è la Salernitana alla deriva anche con il nuovo CT, questo Napoli sembra inflessibile grazie al valore medio elevato dei suoi componenti che riescono comunque a far bottino pieno, anche se travestiti immotivatamente da colori esequiali.. Permangono naturalmente momenti di calo collettivo, narcisismi deleteri sotto porta avversaria, cervellotiche sostituzioni dell’ispano-francese. Tutto secondo le ultime previsioni che non preludono a reali soddisfazioni dell’immenso popolo azzurro. Gli ostacoli seri tra fine novembre e inizio dicembre non potranno, ahinoi, condurre che a delusioni più o meno cocenti. Errori della dispotica proprietà non emendati a tempo debito (che ancora appare a disposizione…) e obiettivi inferiori alle possibilità  determinano una stagione sempre più frustrante. Eppure la Quaresima precede la Pasqua! Da noi sembra esattamente il contrario per una conduzione manageriale pervicacemente fuori strada, segnatamente dai festeggiamenti della scorsa primavera.  

X GIORNATA            29 ottobre 2023

 

SE TUTTO E’ FERMO NULLA CAMBIA…

Non avendo novità sul retroscena extracampo che ha minato la squadra stracampione 2023 di conseguenza permangono i problemi che ne determinano i mediocri risultati sul campo. Così con il Milan c’è stata una partita con alti(pochi) e bassi(troppi) con un esito da 1, X, 2. Alla fine un pareggio che non serve a nulla per ambo i contendenti e che prolunga questa sorta di via crucis nel presente campionato che hanno causato i soliti noti. Da evidenziare il nervosismo generale che attanaglia, com’è ovvio per le premesse, i giocatori azzurri (finalmente con la maglia vera…) e il rigurgito antinapoletano del direttore di gara, frutto di una lunga e disonorata carriera al servizio delle squadre strisciate. 

IX GIORNATA            21 ottobre 2023

 

ASPETTANDO CHE SI FERMI L’ALTALENA

Premettiamo che, non avendo notizia della discussione e della soluzione dei problemi già evidenziati, permangono dubbi e perplessità su questa stagione calcistica partenopea. Per adesso registriamo volentieri una soddisfacente vittoria esterna sul campo dell’acerrima Verona che non ha certo agevolato la squadra azzurra. I giocatori napoletani sembrano nuovamente collaborare con il resto della società, guidati da un Kvara finalmente in forma e quindi devastante. Preoccupa l’aggravata latitanza di Osimhen che è indispensabile per quanto si desidera realizzare soprattutto in Champions. Gli alti e bassi potrebbero ripresentarsi nella prossima partita con la bestia (rosso) nera del Milan. Staremo a vedere prima di emettere giudizi più circostanziati sul futuro che ci spetta e sulle sue cause personificate. 

VIII GIORNATA            8 ottobre 2023

 

CHIUSA UNA PRECARIA PARENTESI

Dopo alcune illusorie vittorie consecutive le paventate perplessità sulla reazione degli autori dei “problemi” della squadra si sono tosto concretizzate sin dalla partita di coppa. Il famoso “consiglio dei saggi” di cui parlava il CT ha dovuto retrocedere ripiombando nella medesima crisi dell’incontro con la Lazio nell’odierna sconfitta casalinga con la Fiorentina. Certamente siamo di fronte a promesse non mantenute che hanno sconcertato la squadra tramite i leader. Non diciamo che hanno giocato per perdere ma è indubbio che c’era una palpabile tensione in tutti i reparti. Tant’è che, anche arroccandosi nella propria metà campo quasi interamente, non si mostrava alcuna densità lasciando libertà inusitate agli avversari.  Una volta affrontare il Napoli a campo aperto voleva dire essere surclassati dalla velocità, dalla precisione e dal pressing degli azzurri; oggi Lazio, Real e Fiorentina hanno dimostrato come colpire inesorabilmente questa squadra quasi allo sbando rispetto al potenziale. Un potenziale che bisognava tutelare e rafforzare, senza alterare il suo baricentro che non era sul prato ma sulla panchina. Una panchina sgomberata con motivazioni poco chiare e convincibili con l’appoggio doloso dell’oleata stampa locale. 

VII GIORNATA            30 settembre 2023

 

NOBLESSE OBLIGE

Con la serenità dello spogliatoio che appare ritrovata non deve sorprendere questo roboante successo esterno a Lecce perché i campioni in carica quando sono liberi di giocare come sanno, senza inopportuni impedimenti interni né fraudolentemente esterni, possono asfaltare chiunque. Ciò per significare che il Lecce non è una squadra materasso e tanto meno compiacente perché ha dato e darà filo da torcere a tanti presuntuosi. I pimpanti padroni di casa hanno semplicemente dovuto cedere il passo a un avversario nettamente superiore. L’unica perplessità riguarda le possibili reazioni di quelli messi quasi al bando dal famoso spogliatoio che hanno due armi assai potenti. Rispettivamente la formazione con i relativi cambi e i troppi rinnovi importanti in bilico. E’ il popolo dei tifosi, giustamente entusiasti, che deve sobbarcarsi l’onere di controllare la vicenda per non incrinare questa ripartenza fulminante degli azzurri. Solo la sorveglianza della massa, certamente invisa più o meno apertamente dai “banditi”, può costringerli a non fare passi falsi e deleteri. Chiudiamo con la soddisfazione di aver ammirato una grande prestazione dell’attuale difesa che lascia veramente ben sperare nella partitissima di Champions che ci attende.

VI GIORNATA            27 settembre 2023

 

SOLO LA MAGLIA…

Le turbolenze precedenti e soprattutto successive al pareggio in Emilia sono state assorbite dai tifosi storici con l’invocazione di cui al titolo. I giocatori l’hanno preventivamente recepita sfoderando una prestazione ottimale con conseguente risultato finale. Viene in mente il Napoli del primo scudetto che si unì attorno a Maradona senza feeling né con presidente né con l’inviso allenatore bresciano. Il cosiddetto spogliatoio attuale sembra voglia intraprendere quella strada che si dimostrò trionfale. Certo che manca il numero uno ma si palpa la sensazione che siamo in quella direzione. Aspettiamo conferme per sognare…

 

V GIORNATA            24 settembre 2023

STANNO ROMPENDO IL GIOCATTOLO

Dopo la grigia, seppur vittoriosa, partita di coppa a Bologna il Napoli non è andato oltre un mesto risultato ad occhiali.  Il catenaccio dei mediocri avversari e un po’ di malasorte non possono salvare la squadra dalle critiche per una prestazione alquanto indecente. Ciò non in paragone al recente e glorioso passato ma considerando la confusione e il nervosismo visti in campo. La frattura evidente tra i giocatori più rappresentativi e bravi, entrambi sostituiti senza raziocinio ma con piglio provocatorio,  dal nuovo mister evidenzia la rottura in atto del giocattolo pressoché perfetto che aveva stravinto lo scorso torneo. Lo spogliatoio è palesemente contro mandatari e mandanti di questo sfacelo in atto. Sperare in un superamento della crisi senza affrontare i problemi di fondo che l’hanno determinata è certamente una follia. Chi lo aspetta o lo propone vuole il male del Napoli campione. E’ la componente più meritevole, quella dei tifosi, che ora deve farsi valere per smascherare finalmente chi, volente o nolente, ha consentito i cambiamenti negativi che ci affliggono.  

IV GIORNATA            16 settembre 2023

 

 

IN ATTESA DELLA SVOLTA

Considerando il gioco, più che il (deludente) risultato, si va di male in peggio.  Dai tempi di Gattuso non si vedeva un Napoli tanto anodino e alla mercé dei modesti avversari. Basti pensare alla difesa incapace pure di coprire nei corner, alla folate in attacco sulle ali che nessuno segue nell’area, ai cambi, di partenza e susseguenti, astrusi con giocatori che confermano le già patite delusioni  nelle posizioni assegnate. Trapela il caos ovunque, addirittura come punta di iceberg… Così anche i migliori si inceppano. Necessita una virata sostanziale ma i deputati a farlo o sono correi o sono inadatti. L’inno della Champions già riecheggia. E’ l’occasione importante per tutte le componenti di mostrare la vera indole di questa squadra, le ragioni del momento vissuto e la faccia dei colpevoli. Comunque andrà sarà una svolta.  

 

 

III GIORNATA             2 settembre 2023

 

 

 

EMERGONO PROBLEMI DI PREPARAZIONE

Lo scivolone con la Lazio non può dirsi inatteso se analizziamo queste prime giornate del Napoli. Sia a Frosinone sia con il Sassuolo c’era stata una partenza bruciante e dominante e il vantaggio non era stato intaccato dal prosieguo della gara nonostante il netto calo azzurro. La ragione adesso si coglie nella mediocrità di quelle due squadre, infatti tutto si è ripetuto con la Lazio, ad esse nettamente superiore, che ha espresso una supremazia schiacciante quando i padroni di casa sono letteralmente scomparsi dal campo. Solo il VAR ha evitato la goleada finale. Questo anche grazie al sacrosanto spirito vendicativo di Sarri capace di infonderlo ai suoi per il secondo anno consecutivo. Una difesa allo sbando, un centrocampo che non ostruisce e non costruisce, un attacco che spreca di tutto e di più sono la foto dell’odierno Napoli. Purtroppo ad un evidente stato negativo di forma atletica si accoppia un’incapacità di reazione di tutta la squadra che appare come sorpresa dalla prevalenza avversaria forse per gli strascichi dei recenti fumi di gloria. Occorre un immediato ripristino fisico, tattico e psicologico che indicherà il vero volto di tutti i protagonisti di quest’anno scudettato. 

 

II GIORNATA             27 agosto 2023

 

 

CONSAPEVOLEZZA E APPLICAZIONE

Nettissima vittoria azzurra, tarpata alquanto della tante occasioni sprecate. La squadra campione si dimostra consapevole della propria superiorità con una partenza assai eloquente per le sorti dell’incontro. Ciò sgomenta il mediocre avversario che pur non si rassegna ma lo pone, nel contempo, in costanti ambasce che si notano nel nervosismo anche estremo. Da rilevare miglioramenti nell’applicazione dei giocatori a partire dalla cura dei rigori (pur con l’episodio della mancata soddisfazione all’ex di turno) e a finire alle più decise e efficaci entrate in difesa. Con qualche opportuno rimpiazzo questo Napoli potrebbe essere in  grado di fornire prestazioni nazionali e internazionali maggiori di quelle del fantastico anno trascorso. 

 

 

 I GIORNATA             19 agosto 2023

 

 

 

UNA SQUADRA IN PROFICUO RODAGGIO

I ritocchi apportati, specie in testa e senza chiare e suadenti motivazioni,  costringono questa squadra campione a un necessario periodo di rodaggio prima di azzardare giudizi. La permanenza delle “stelle” garantisce comunque una continuità incutendo timore reverenziale agli avversari e ammanta questo avvio di buone aspettative. Qualche sbavatura contro i neopromossi ciociari va messa in conto tanto più perché superata con tranquillità. Vi sono notizie che il nuovo mister sta affrontando temi delicati poco considerati nella cavalcata irripetibile dell’anno scorso. Come i calci piazzati e la posizione dei trequartisti. Meglio dedicarsi anche alla fase difensiva con alcuni elementi svogliati che creano difficoltà solo adesso ininfluenti. Perché non convincere l’ottimo Olivera che è in grado di fare precisi cross una volta sul fondo invece di passare indietro? Questo è il momento per migliorare comportamenti che in futuro costituiranno il discrimine tra le speranze dei tifosi e i risultati contro le big soprattutto europee.