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La versione Septuaginta del Deuteronomio,  32,8 dice: “Quando l’Altissimo divise le nazioni, come ha separato i figli di Adamo, egli stabilì i confini delle nazioni secondo gli angeli di Dio,” (la Vulgata dice: “Egli stabilì i confini del popolo secondo il numero dei bambini di Israele”), deve aver fornito agli scrittori greci cristiani il solido fondamento per credere che le nazioni e le città, oltre agli individui si trovano sotto la protezione degli Angeli Custodi. Dunque, tra gli altri, Clemente d’Alessandria: “I Reggimenti degli Angeli vengono distribuiti sulle nazioni e sulle città e alcuni vengono assegnati agli individui.” Tuttavia, nella visione del profeta Daniele troviamo una base più solida per questa verità. In questa visione il profeta rivela che tre nazioni, gli Israeliti, i Persiani, e i Greci, avevano ognuno un protettore nazionale o Angelo custode che egli chiamano principe.

[Fonte: http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/1718/93/lang,it/]

Le “vere” nazioni hanno dunque un angelo protettore e custode,  delle più alte gerarchie celesti.  Anche le Due Sicilie lo hanno. Nazioni fasulle, come l’Italia o la Jugoslavia di ieri, non crediamo possano vantare tali privilegi perché il Cielo non segue le cronache politiche ma quelle naturali. I duosiciliani hanno pertanto il loro Angelo apparentemente “disoccupato” da 156 anni. Che fanno gli angeli quando le nazioni a  loro assegnate spariscono per l’ingordigia umana? Quello che fa l’angelo custode di un uomo ateo. Attende pazientemente che rinsavisca! Ed è sempre pronto ad aiutarlo appena nota un cenno di ravvedimento.

Nel giorno del centenario delle apparizioni di Fatima ricordiamo che l’angelo che annunciava la discesa della Madonna  ai pastorelli si definiva “angelo protettore del Portogallo”. Portogallo, nazione vera come le Due Sicilie. Da ciò la nostra invocazione a Lui affinché i popoli in catene che gli sono stati affidati, ormai  sempre più consapevoli e contriti,  trovino al più presto la liberazione. Amen.

Napoli 13 maggio A. D. 2017, CLVI a.o.