coppola

Da anni sapevamo io e Roberto dell’abitudine di Francis Coppola di tornare a Bernalda per rinsaldare le proprie radici; abbiamo costantemente osservato l’opportunità di incontrarlo: cosa non semplice per intuibili motivi. Finalmente alla fine della settimana scorsa Roberto mi ha chiamato dicendo che il Maestro era nell’albergo che possiede a Bernalda ma in procinto di partire presto. Lunedì l’ha visto passeggiare per la piazza del paese e intrattenersi amichevolmente con gli anziani discorrendo di ipotetici avi in comune. Così, in piena emergenza meteorologica, sono piombato martedì 20 nella cittadina lucana. Noi due, fieri rappresentanti di quel P2S che salverà la nostra Terra, abbiamo raccolto il materiale pronto da tempo e abbiamo cercato l’illustre ospite bernaldese. Prima del tempo previsto l’abbiamo scorto presso il suo hotel con la direttrice, come un qualsiasi uomo di rispetto di questo Sud.

Ci ha accolto con crescente simpatia, ammirando immediatamente la grande passione patriottica che ci anima, e ha sorriso compiaciuto leggendo la mia lettera di presentazione. Poi tra strascicando lui l’italiano, noi l’inglese e con il supporto della sua dipendente interprete, il discorso è proseguito per un bel po’. Qualcosa già sapeva sulla vera storia. “Anche un mio avo Coppola fece il brigante!” ci ha confessato orgoglioso, anche se, dalla parte di madre, qualcuno simpatizzò per Garibaldi…

Naturalmente nessuna promessa sicura ma un interesse comunque palese che potrà crescere rileggendo quanto consegnatogli, in particolare il libro di P. Aprile “Terroni” in inglese. Solo la Provvidenza può a questo punto aiutarci a realizzare il vecchio sogno. Esso prevedeva pure il coinvolgimento degli attori americani di origine duosiciliana come si vede dal seguente elenco:

ROBERT DE NIRO                                           

Ferrazzano(CB)                               bisnonno Di Niro

AL PACINO                                                       

San Fratello(ME)             padre

SYLVESTER STALLONE                                  

Gioia del Colle (BA)         nonno

MADONNA                                                      

Pacentro (AQ)     Louise Veronica Ciccone    padre

DANNY DE VITO                                             

San Fele (PZ)                     padre

LOU FERRIGNO                                                              

Sicilia                                    nonno

JOHN TRAVOLTA                                           

Palermo                              nonno

LIV TYLER                                                          

Cotronei(KR)                     Talarico               bisnonno

NADIA CASSINI                                                              

Sicilia      Gianna Lou Müller     nonno materno Gianni Noto

LEONARDO DI CAPRIO                                

Caserta                                               padre Giorgio

MIRA SORVINO                                                             

Napoli                                  nonno

QUENTIN TARANTINO                                

Napoli                                  nonno

NICHOLAS CAGE                                            

Bernalda(MT)        Nicholas Kim Coppola   bisnonno (ma nonno di F.Coppola essendo Cage il nipote)

Il sogno è che qualcuno di questi si innamori della vera storia e dichiari di partecipare a mero titolo patriottico al Colossal con un effetto domino per gli altri…

La sceneggiatura contiene i più importanti fatti della conquista tosco-padana spacciata per unità d’Italia: dal tradimento dei generali al falso plebiscito, dai massacri piemontesi come Pontelandolfo al lager di sterminio di Fenestrelle. Ogni attore avrebbe il ruolo in uno dei tanti episodi , almeno sei, della tragedia delle Due Sicilie in cui andrebbe diviso il film. Poi l’inaugurazione della grande emigrazione, dal che il titolo:

BRIGANDS BECOME EMIGRANTS

(the true history of the exodus from South Italy)

Un suggestivo fotomontaggio di un Crocco/Cage:

crocage5

 

La lettera personale è questa:

fotolett

Essa parla dell’urgente necessità di salvare l’attuale Meridione più che mai straziato da emigrazione giovanile e contaminazione del territorio, con l’arma comunicativa che solo un grande film possiede e che solo un vecchio leone coraggioso come il Maestro può realizzare. Un cenno a quanto hanno operato gli emigranti irlandesi americani per aiutare i loro fratelli in patria a liberarsi dagli Inglesi nel 1916. Un cenno anche al grosso business che certamente seguirebbe il Colossal che i duosiciliani o meridionali o italo-americani e italo-mondiali sparsi ovunque andrebbero di corsa a vedere.