Domenica-del-Corriere-20-maggio-1915

Tricolore e retorica sono la stessa cosa da quando hanno artificiosamente inventato la nazione italiana. Oggi vogliono ricordare il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria, logica prosecuzione dell’attacco massonico agli stati che difendevano la Chiesa Cattolica. Mezzo secolo innanzi guerra mondiale contro il Regno delle Due Sicilie, nel 1915 guerra mondiale contro l’Impero Asburgico. Sempre con la maledetta dinastia dei Savoia. Sempre a scapito delle finanze e del sangue delle popolazioni meridionali. Sempre con lo strascico della damnatio memoriae per indorare la pillola delle atrocità commesse per gli interessi d’oltralpe.

A Bolzano i discendenti di quelli che sono molto più prossimi ai duosiciliani ,e distanti dai tosco-padani, contestano l’enfasi delle istituzioni italiane, uniche al mondo a commemorare l’inizio di un sanguinosissimo conflitto (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/grande-guerra-no-tricolore-24-maggio-bolzano-1131899.html). Nella colonia duosiciliana l’indifferenza è ancora più provocatoria. Persiste qualche romantico sentimento verso l’antenato che si è inconsapevolmente sacrificato per questa patria altamente matrigna. Ma la verità storica che si allarga sta estinguendo anche tali atteggiamenti patetici. Questo P2S da Napoli si associa ai sud-tirolesi e dice NO a quest’altra operazione di vana propaganda patriottica.

Quando il potere pubblico impone una manifestazione rievocativa significa che essa non è avvertita perché si sa che se l’Italia è stata fatta (malissimo e illegalmente), gli Italiani ancora non esistono e non nasceranno mai più. Ne prendano atto anche le istituzioni e temano adesso il micidiale contatto tra mancanza di patriottismo tricolore e riscoperta delle radici storiche…[V.G.]