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Quelli che agiscono dolosamente fanno sempre di tutto per nascondere le prove delle loro azioni scellerate in proporzione al potere che gestiscono. Chi ha a che fare con le storia risorgimentale intende bene cosa stiamo dicendo. Eppure è necessario induttivamente analizzare certi comportamenti per riuscire ad avere un quadro più aderente possibile alla realtà, che è poi semplicemente quello che è capace di spiegare più cose. La squallida vicenda Higuaìn che ha rattristato molti tifosi del Napoli va affrontata in questi termini per non essere considerati facili vittime dei mass media. Infatti uno degli strumenti più usati per imbrogliare le carte è proprio la stampa compiacente, sulla base del fatto che il quinto potere gode purtroppo della stima inconscia e incondizionata della stragrande maggioranza delle persone.

L’esito del girone d’andata dello scorso campionato indubbiamente ha spaventato e quindi preoccupato molto quelli che governano iniquamente lo sport più popolare d’Italia. Il Napoli stava in testa alla classifica con buone possibilità di restarci sino alla fine. Così sono scattate due pesanti e subdole reazioni: da una parte il “palazzo” che ha spostato pedine adatte come arbitri e squadre mercenarie per fiaccare la capolista ; dall’altra il management della società in coerenza con quanto sbandierato più volte di non essere disposto a lottare adeguatamente per il primato. Effetto clamoroso è stato lo squallido mercato di gennaio in cui pochi e abbordabili ritocchi avrebbero non solo rafforzata la rosa ma lanciato un messaggio inequivocabile a tecnico e giocatori. Il messaggio inequivocabile è stato invece giustamente recepito così: qui non si vuole vincere (per gli intuibili strascichi di lievitazione di ingaggi ecc.ecc.). Questa contingente delusione interna  si sommava a quella delle promesse fatte all’assunzione o al rinnovo contrattuale di nuovi e importanti componenti della squadra, allenatore compreso. Ai  migliori era stato prospettato l’impegno totale della società per raggiungere obiettivi importanti senza alcun limite. Altrimenti non si spiegano certi ingaggi interni alquanto bassi accettati o altri esterni assai alti rifiutati.

ADL è, si ripete ancora una volta, il mero esercente  della S.S.C. Napoli che appartiene ad altri secondo il classico sistema delle scatole cinesi. Quindi a lui è stato detto di proseguire nella sua gestione atta a tenere la squadra nei primi posti della graduatoria e puntare decisamente agli utili (cosa inaudita nel mondo del calcio sino a ieri) da far scaturire soprattutto dai diritti TV e sponsor (sfruttando il gran nome mondiale di Napoli) e dalle famose plusvalenze per la compravendita oculata dei giocatori più appetibili. Ecco le clausole rescissorie (con relative forti plusvalenze per Lavezzi, Cavani e Higuaìn), ecco l’insensibilità al possibile mercato per crescere. Tutto si realizza meglio non solo se non si vincono scudetto e coppe internazionali, ma anche se si evita la qualificazione diretta in Champions che comporta immediati notevoli incassi che la piazza si aspetta di veder investiti in opportuni rafforzamenti. L’ideale sarebbe stato l’anno passato arrivare terzi in modo che i tifosi avrebbero sognato di giocare la Champions e la società avrebbe potuto prendere tempo per fare acquisti in attesa del superamento (assai improbabile) del turno preliminare (come avvenne due anni fa con Benìtez…). Tutto stava procedendo bene per ADL quando nella partita in casa del Torino un vero miracolo fece vincere una squadra che in gare assai più abbordabili (Bologna, Udine, Milan al S. Paolo) era apparsa sgonfia di forza e volontà. Da lì venne il secondo posto. Un vero dispetto di allenatore e giocatori ad ADL! La faccia tosta dei personaggi pubblici s’indurisce ancor più in relazione alle reazioni collettive. In tal modo la società (e chi per essa) ha capito che poteva tirare viepiù la corda: uso della clausola per un altro grosso affare per il Pipita e cinica noncuranza per il prossimo girone di Champions. Naturalmente con l’informazione quasi tutta a disposizione (per ignoranza, interessi di scuderia o personali) si dà in pasto ai tifosi il “tradimento” di Higuaìn (destinato ai nemici di sempre per maggior arrabbiatura) e una sfilza infinita quanto falsa di grossi nomi in ‘arrivo immediato’ con la data delle Calende Greche. Poi si raffazzona alla men peggio la rosa e, per i comunque lauti compensi periodici, tutti tacciono all’interno con la delusione crescente, irreversibile e ampiamente meritata  dei risultati.

Se i giocatori hanno provocato ADL ghermendo il secondo posto, il caso lo ha beffato per la vendita di Higuaìn, infatti una cessione all’estero non avrebbe indispettito tanto i tifosi napoletani. Ma solo i ‘non colorati’ hanno aperto (con qualche agevolazione assurda) la borsa grazie alla bava che hanno di tentare la vittoria in Europa.

Il rammarico dei commentatori si concentra adesso sull’urgenza di fare il mercato a giochi quasi terminati e comunque troppo tardi per incastrare nuove pedine nel complesso e delicato meccanismo di gioco di Sarri. Anche qui non crediamo che sia un caso, ma un piano astuto per comprare frettolosamente poco e male e mettere subito le mani avanti sul fatto della discontinuità nella preparazione della stagione dell’intera rosa. In altri termini, si sta già seminando per trovare alo momento opportuno quei pretesti che dovrebbero motivare l’ennesima stagione di frustrazioni. Come detto all’inizio, invece la causa è nella proprietà spalleggiata dai mass media che consegue i suoi fini senza interruzione e verecondia.

Nonostante che la maggioranza sia manovrabile dall’informazione prona (con le debite eccezioni, alcune in calce) il nostro detto CCA NISCIUNO E’ FESSO va rispolverato e scagliato contro ADL e suoi ubbidienti giornalisti.

Vincenzo Gulì

http://www.internapoli.it/45355/higuain-ai-tifosi-volevo-vincere-avevo-scelto-lestero-ma-dela-mi-ha-ceduto-alla-juve

http://www.persemprenapoli.it/rubriche/de-laurentiis-pessimo-imprenditore/

 

P.S. La conferenza stampa del ‘traditore’ a Torino ribadisce molto di quello di cui sopra:

http://www.spazionapoli.it/2016/07/28/higuain-napoli-delaurentiis-juve/