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Re Ferdinando IV l’8 dicembre  del 1816 emanò una legge fondamentale per lo Stato, con la quale riuniva i domini al di qua e al di là del Faro, costituendo il Regno delle Due Sicilie. E’ suggestivo che quell’importantissimo evento accadde proprio nel giorno che sarebbe diventato festa nazionale dopo il dogma dell’Immacolata. La novella nazione cambiò anche il numero ordinale del sovrano che divenne Ferdinando I Re delle Due Sicilie.

L’antico regno di Sicilia che si estendeva nel Medio Evo sino al Tronto e che con il passare dei secoli si era connotato in due distinti reami, pur se quasi sempre uniti sotto lo stesso monarca, alla fine si era orientato più verso Napoli  in un momento cruciale della sua storia. I Napolitani e i Siciliani stavano per inaugurare un’epoca doro in cui, dalla loro unione sarebbe maturata, alla metà dell’Ottocento, una delle nazioni più grandi del mondo. La sinergia che le Due Sicilie sapranno sprigionare sotto Ferdinando II sarà proprio effetto dell’abbraccio anche giuridico tra la Sicilia Citrafaro e quella Ultrafaro. Infatti mai in precedenza (né purtroppo in seguito per i noti avvenimenti) le due componenti sono state mai in grado di dominare mercati e accrescere il benessere degli abitanti come durante la nazione duosiciliana.  Questo dato deve far riflettere gli scettici perché ogni altra considerazione è stata alimentata da chi ci odia da ben più di 155 anni.

Il P2S proclama una giornata di festa nazionale per l’8 dicembre 2016 in occasione del bicentenario della nascita delle Due Sicilie. Tanti anniversari sono stati commemorati ma questo è sicuramente uno dei più importanti e deve far esporre ad ogni amante della propria Terra la bandiera.