Invitante promessa

 

A.D. 2024, è ancora Pasqua! Ma cosa è cambiato nel cuore dei singoli e del mondo dopo oltre due mila anni di commemorazioni? Per quel che più strettamente riguarda questo sito la resurrezione di Gesù Cristo deve coinvolgere ognuno di noi e i popoli duosiciliani, ossia napolitani e siciliani. I fallimenti collettivi piuttosto recenti hanno una motivazione semplice eppur terribilmente tenace. Infatti i tanti che dicono di anelare alla vera indipendenza non seguono le orme dei nostri avi briganti e tanto meno, gli insegnamenti cristiani. Perciò. a suo tempo, facemmo un doloroso paragone con gli irlandesi (vedi) concludendo con una promessa esemplare e una minaccia che provengono dai nostri valori immutabili. Quelli che possono salvare le Due Sicilie non si troveranno tra “Violatori della tradizione familiare, antimonarchici ottusi e confusi, inventori di patrie minori, laicisti impenitenti (…)del nuovo meridionalismo(…) finiranno nei gorghi prima di accorgersene perché i compromessi culturali sono soltanto neo-giacobinismo e giovano ineluttabilmente ai nostri nemici e carnefici.” Del resto questa sorta di pasqua laica che oggi impera dimostra la inconsistenza dei popoli occidentali. Altrove non si dice “buona pasqua” come d’estate buon ferragosto; si dice Христòс воскрèс! Tutti lì ripetono fieri ciò che tradotto significa “Cristo è risorto! “. In tal modo innalzano una barriera trascendente al nemico della pace e della vita. Anche gli scettici devono ammettere che “però funziona”… Indicano così una strada già percorsa con successo, forse la tracceranno anche oltre i confini…

 

V.G.