Parlamento delle Due Sicilie

Parlamento del Sud ®

 

Risoluzione 1/2021

Adottata dalle Sovrintendenze durante la riunione telematica in data 24 aprile 2021.

 

La Sovrintendenza Generale,

Riaffermando le delibere delle assise parlamentari IV di Napoli(27/10/12) e VI di Bari (27/4/13), VIII Torre del Greco(26/10/14), XIV Napoli(3/11/19) i verbali delle periodiche riunioni di sovrintendenti e le dichiarazioni presidenziali pertinenti;

Riaffermando i principi e le finalità dello Statuto del legittimo Parlamento delle Due Sicilie;

Riaffermando il massimo rispetto per i meridionali che, ancora ignari della verità storica, ripongono tutte le loro speranze nelle istituzioni italiane;

 Riaffermando che anche il nuovo governo di Roma formalmente e sostanzialmente considera il cosiddetto Mezzogiorno d’Italia una mera colonia tanto da meritare un ministro ad hoc per la sua conclamata diversità in peggio rispetto alla presunta unità della nazione;

 Considerando che l’UE ha concesso finanziamenti per superare la grave situazione economica susseguente alla sedicente pandemia, in particolare il Recovery Fund con particolare attenzione allo sviluppo delle aree più bisognose di aiuti;

 Considerando che le istituzioni nazionali italiane, continuando imperturbabilmente la politica colonialista dei due pesi e due misure, intende ripartire le risorse in maniera iniqua e fortemente divergente dai criteri stabiliti in sede comunitaria penalizzando gravemente le regioni meridionali;

Ricordando che questo Parlamento delle Due Sicilie ha proclamato l’illegalità dello stato italiano mai regolarizzata da 160 anni e la conseguente legittimità delle Due Sicilie;

Ribadendo che la colonia napolitana e siciliana dell’Italia sta subendo le devastazioni soprattutto economiche, effetto diretto della pseudo crisi sanitaria, con il rischio che lavoratori autonomi, artigiani, piccole e medie imprese possano per tale motivo accelerare la loro decozione;

Prendendo atto che finalmente una crescente maggioranza di amministratori locali meridionali sta entrando nel precedente ordine di idee ed è pronta a lottare per i propri diritti conculcati;

Prendendo spunto dall’ accorata e documentata petizione che il Partito Meridionalista di Michele Ladisa, membro di questo parlamento, sta portando avanti contro l’arbitraria ripartizione nel Recovery Plan del nuovo governo Draghi;

  1. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta le istituzioni governative italiane che ignorano il coro di proteste che si alza sul pubblicizzato Recovery Plan dal Sud togliendogli oltre la metà delle risorse spettanti secondo le direttive comunitarie;
  2. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta coloro che dal meridione italiano appoggiano in qualsiasi maniera tali istituzioni nei loro provvedimenti nocivi per il Sud.
  3. Condanna inequivocabilmente e in maniera assoluta quanti si sorprendono, dimostrando di credere nell’eccezionalità, del “duopesismo” dell’Italia che oggi mostra un  Mezzogiorno con minori strutture e infrastrutture, tanto più evidenti e necessarie  nell’attuale crisi dopo decenni di continui tagli alla relativa spesa pubblica.
  4. Riafferma la possibilità di collaborare con le altre forze identitarie, pur salvaguardando la propria individualità, su singole iniziative che possano alleviare le pene terribili in cui siamo immersi.
  5. Esprime l’obiettivo di ricavare dalla terribile situazione attuale tutte le opportunità per risvegliare la coscienza degli odierni meridionali per la improrogabile salvezza di quanto resta delle Due Sicilie.
  6. Invita le popolazioni meridionali a difendersi con ogni mezzo dalla pandemia e dalla sue dirette conseguenze economiche, a sforzarsi di cogliere nel coacervo di false informazioni quelle attendibili, a tener memoria delle responsabilità governative che ci hanno condotto a questa situazione.
  7. Dichiara che dall’esperienza di questa interminabile emergenza sanitaria il P2S trarrà costantemente nuovi spunti, riflessioni e azioni per il riscatto delle Due Sicilie.
  8. Propone di interessare della questione l’Ufficio dei Diritti Umani dell’ONU;
  9. Sollecita tutti coloro che amano l’attuale Mezzogiorno d’Italia, secondo i sacri e legittimi confini delle Due Sicilie, a collaborare a realizzare quanto sopra.
  10. Decide di continuare a seguire attentamente la questione.