Oggi 31 ottobre a Napoli c’è stata la visita della Delegazione della Commissione per le petizioni Gestione Rifiuti del Parlamento Europea guidata dall’europarlamentare Judith Merkies. Nella Sala Armieri Palazzo Armieri- Regione Campania, Via Marina Nuova 19c alle 9.30 è iniziato l’incontro tra i delegati del parlamento europeo e i petenti che negli ultimi anni si sono rivolti ad esso per l’annosa questione dei rifiuti nel Napoletano e nel Casertano.
La parlamentare del legittimo PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE – PARLAMENTO DEL SUD ® Marina Salvadore è stata la prima firmataria della petizione che segue:
Richiesta defenestramento presidente della Regione Campania e Sindaco di Napoli per dichiarata incapacità gestionale della cosa pubblica, lassismo, spreco fondi comunitari e attentato alla salute pubblica dei cittadini europei della Campania. Richiesta di commissariamento degli Enti, regionale e comunale. Richiesta di risarcimento danni d’immagine e danni biologici ed economici ai cittadini comunitari della Campania.
Impossibilitata a presenziare per motivi di salute, la Salvadore è stata sostituita da altri firmatari che sono tra i massimi esponenti del parlamento duosiciliano Vincenzo Gulì e Pompeo De Chiara. Nel suo intervento il coordinatore nazionale Gulì ha illustrato la petizione mettendo in evidenza gli antichi primati del Regno di Napoli anche nella difesa dell’ambiente (con Carlo di Borbone nel ‘700) e nello smaltimento rifiuti (con Ferdinando IV apprezzato anche da Goethe), nonché con il famoso decreto di Ferdinando II del 1832 sulla raccolta differenziata. L’attuale complicata situazione della nettezza urbana e soprattutto delle discariche abusive con gli sversamenti nocivi alla salute è stata attribuita al malgoverno italiano che a Sud dura da 151 anni in collusione con la criminalità organizzata. E’ stato quindi lanciato un invito al Parlamento Europeo affinché tuteli quelle industrie comunitarie che, diversamente da quelle italiane, smaltiscono i loro rifiuti tossici con alti costi di gestione. In questo modo, è stato spiegato, si crea una concorrenza sleale nella C.E. per i costi di fabbrica più bassi delle aziende inquinanti rispetto a quelle che rispettano l’ambiente. Il Parlamento Europeo deve intervenire per evitare questa anomalia alleviare quindi i problemi dei rifiuti tossici non solo in Campania ma in tutto il Meridione. Per l’incapacità a gestire la tematica si è ripetuta la richiesta di defenestrare le istituzioni locali e un ultimo appello all’Europa per aiutare Napoli e il Sud per i maltrattamenti pubblici che subisce da 151 anni di malaunità.
don Patriciello sempre in prima linea
in lista per intervenire