BOSCO: 190° DELLA REAZIONE BORBONICA

 

Cade quest’oggi, 7 luglio, il 190° della reazione borbonica che represse i moti cilentani del 1828. Essa ebbe il suo momento più ricordato proprio il 7 di luglio quando il mar. Del Carretto raggiunse il comune di Bosco (circ. di Pollica, distr. Di Vallo e prov. di Principato Citra) per punirlo della sua ribellione al legittimo sovrano Francesco I. Era scoppiata la solita “rivoluzione popolare” con i soldi settari stranieri, l’appoggio dei signorotti locali e il braccio armato dei malviventi cilentani, latitanti o liberati dalle galere. Nei giorni necessari per l’arrivo della forza militare per le strade impervie, i ribelli scorrazzavano inalberando il tricolore e terrorizzando la popolazione. Quasi ovunque furono ripudiati, anzi a S. Giovanni si accese una sparatoria sanguinosa con i leali abitanti.  Solo il piccolo paese di Bosco , certamente per evitare violenza, li accolse pacificamente divenendo il loro caposaldo.   All’ arrivo dei Regi questi rivoluzionari da strapazzo se la dettero a gambe quasi tutti. Restò l’infamia di Bosco che era additato come centro che aveva tradito la fiducia reale. Per questo motivo Del Carretto decise di infliggere una lezione memorabile. Dopo aver fatto evacuare il paese, lo fece distruggere a cannonate per svilirne la memoria.

Noncuranti di questa distruzione senza spargimento di sangue, del fatto che i pochi tricolorati catturati erano traditori e criminali comuni e che la quasi totalità degli abitanti approvasse quanto eseguito, dalla malaunità italiana in poi una retorica orripilante avvolge le rievocazioni dei fatti di Bosco.

Ogni anno si trovano facilmente i mezzi pubblici per fare manifestazioni che offendono la storia delle Due Sicilie. Tanto più al 190° anniversario che permea agevolmente le coscienze comuni a digiuno della storia vera. Ciò nonostante la verità sta salendo sempre più a galla nella palude delle fole risorgimentali ed è sempre più prossimo il momento in cui gli odierni meridionali metteranno in connessione queste menzogne con tutti i loro problemi che hanno una data di nascita precisa: 17 marzo 1861.

V.G.