Borbon

Non molti erano a conoscenza della disputa dinastica tra i discendenti di Alfonso di Borbone, fratello dell’ultimo Re Francesco II a lui subentrato nel 1894 dopo la sua morte in esilio senza figli. Nel 1900, il principe ereditario primogenito Ferdinando Pio e quindi il figlio Carlo si trovano contemporaneamente eredi sia al trono di Napoli che a quello di Madrid. Un po’ com’era avvenuto con l’avo Carlo nel 1859, l’opzione è per il seggio regale più antico della casata, quello spagnolo. Ciò è sancito nel famoso Atto di Cannes in cui Carlo rinuncia al trono di Napoli per quello di Madrid per sé e per i suoi successori. Diviene così erede virtuale del trono delle Due Sicilie il fratello minore Ranieri, naturalmente al passaggio del titolo che è di Alfonso e poi di Ferdinando Pio. Alfonso muore nel 1938 e passa la qualifica regia a Ferdinando Pio che muore nel 1960. E’ allora che il discendente Alfonso, figlio di questo Carlo rinunciatario defunto nel 1938, non ritiene valida per sé l’atto di rinuncia di suo padre e dichiara apertamente di considerarsi erede del virtuale trono di Napoli. Ciò lo contrappone fatalmente a Ranieri e poi al suo primogenito Ferdinando. La contesa dinastica  ha quindi due schieramenti i carlisti, seguaci di questo Carlo, nato in Spagna e quindi conosciuto come ramo spagnolo, e i ranieristi, fedeli a Ranieri, nato in Francia e quindi noto come ramo francese;  prosegue con i rispettivi successori sino ad oggi: da una parte  Alfonso prima e Carlo poi; dall’altra Ranieri prima, Ferdinando poi e Carlo infine.

Essendo inoltre connesso al trono di Napoli, il Gran Magistero dell’Ordine Cavalleresco più antico della Cristianità, quello Costantiniano, di grande prestigio internazionale, la controversia si è allargata anche in questo campo con la coesistenza di due differenti Ordini, uno detto spagnolo e l’altro francese.

E’ notorio che in questioni dinastiche tra principi cristiani l’unico che può imporre una soluzione è il Pontefice. Finalmente Papa Francesco ha preso l’iniziativa in tal senso in occasione della Beatificazione di Maria Cristina, moglie di Re Ferdinando II, recentemente avvenuta in Napoli. In tal modo Carlo, discendente di Ranieri ramo francese, e Pedro, a nome del genitore Carlo ramo spagnolo, hanno siglato l’atto di riconciliazione. Si rispettano le prammatiche familiari con i cambiamenti da apportare al passaggio del titolo. Pertanto, ora esiste un solo pretendente al virtuale trono delle Due Sicilie il principe Carlo,  ramo francese, che, non avendo figli maschi, trasferirà la potenziale pretesa  eventualmente a Pedro o a suo figlio Jaime. Anche l’Ordine Costantiniano, distinto e preesistente al trono, è stato riunificato.

Certamente tra tante omonimie il lettore potrebbe avere qualche problema di orientamento e, soprattutto, qualche altro potrebbe reputare tempo sprecato la disanima di questa querelle monarchica. Ma il nostro riscatto attraversa sempre la nostra storia e le nostre radici che ineluttabilmente sono permeate dei Borbone Due Sicilie. Conoscere il passato e i suoi riverberi sul presente è indubbiamente proficuo come ricordare il grande Re Carlo che, dopo l’insediamento nel 1735  fa un patto (la cosiddetta Prammatica), da valere esplicitamente anche per i suoi discendenti,. il cui principale privilegio del regno è la clausola seguente:

La Città di Napoli, come rappresentante la Nazione, assumerà il governo dello stato nel caso di assenza o di imbecillità del sovrano.

 Ritengo superfluo ogni commento perché tutti dai  legittimisti ai briganti, dai meridionalisti non borbonici ai contestatori spontanei dello sfruttamento del Sud, possono in queste parole ritrovare, nel pieno ossequio della tradizione,  comunque il soddisfacente spazio per le proprie ambizioni e la forza per portarle avanti fino alla salvezza della nostra terra duosiciliana. [V.G. ]

genalBorb

Link della Casa Reale

http://www.realcasadiborbone.it/historic-dynastic-act-reconciliation-signed/