Oggi, 27 gennaio, l’intellighenzia ha decretato essere IL GIORNO DELLA MEMORIA, vale a dire la giornata per antonomasia in cui ricordare l’eccidio degli Ebrei  nella II guerra mondiale (il cui numero è sotto forte critica variando da  milioni a qualche centinaia di migliaia…).  Con la premessa  che i crimini contro l’umanità vanno sempre assolutamente condannati e rammentati per essere espulsi dai comportamenti dei poteri forti, a un neoborbonico vengono spontanee queste considerazioni.

Innanzitutto, è fondamentale celebrare le vicende storiche tristi o liete dei propri antenati perché è doveroso verso di essi che ci hanno lasciato messaggi chiari e intenzionali al fine di migliorarci, essendo noi geneticamente simili a loro. In secondo luogo, è per lo meno strano che alcuni avvenimenti violenti verso le masse siano continuamente ricordati fino alla saturazione e con toni spesso volutamente esagerati cercando pertinacemente di raggiungere chiunque, mentre altri (anche di maggiore entità) siano totalmente dimenticati o alla portata di una élite a cui sistematicamente si proibisce di fatto la divulgazione.

Quando tempo dobbiamo ancora attendere per poter parlare in maniera adeguata a tutti i discendenti meridionali sparsi nel mondo delle orrende e celate violenze subite dalla Rivoluzione?

Le centinaia di migliaia (forse il 10% della popolazione, cioè la metà degli uomini in grado di imbracciare un ‘arma!) di ammazzati  dagli invasori sabaudi tra il 1860 e il 1870 gridano tuttora vendetta storica e mnemonica essendo stati marchiati con il nome di briganti e gettati nel dimenticatoio istituzionale. Per loro pretendiamo da tutti  quelli (di buona o cattiva volontà) che  hanno qualche potere,  di poter organizzare un GRANDE GIORNO DELLA MEMORIA PER I NOSTRI ANTENATI.

La fine di gennaio ricorda l’apertura dei lager nazisti in cui furono sterminati Giudei. Gli ignoranti non sanno che nello stesso periodo di 213 anni fa decine di migliaia di Napolitani erano trucidati dalle truppe d’invasione francesi apportatrici di…liberté. Gli ignoranti non sanno che i primi lager della storia furono quelli di Fenestrellle, Alessandria, Lombardore ecc. in cui fu risolta con lo sterminio la questione dei soldati borbonici e papalini, indomabili contestatori dell’usurpatore Savoia. Gli ignoranti non sanno che i cicli storici cambiano ela Veritàtrionfa al momento in cui meno se l’aspettano….

 

 

 

Il sanfedista