Sabato 24 novembre dal gruppo che si è riunito a Bari lo scorso 8 settembre è nata questa formazione politica opportunamente allargata  a coloro che intendono agire concretamente in favore del Sud. E stata approvata una carta dei principi che dovrà informare il prossimo congresso nazionale. Il legittimo Parlamento del Sud, dalla prima ora vicino ai promotori, ha partecipato ai lavori assembleari che hanno riguardato inizialmente la discussione di quei principi, tra cui il nome da assegnare.

L’esperienza insegna che non è dai programmi e dai principi che si distinguono le compagini politiche, perché se ognuno realizzasse veramente quanto dichiara, l’Italia sarebbe un paese ben più vivibile, anche in riferimento al Mezzogiorno. Ormai le obsolete indicazioni (destra, centro, sinistra) sono giustamente da tutti bandite ma si rischia seriamente di cadere nel qualunquismo, nel populismo e  nel globalismo se non si riuscirà a tracciare solchi nuovi in cui fondare la rinascita meridionale.  La strada nuova, perché ad arte non battuta mai dai meridionalisti in 151 anni, è quella che basa tutta la forza aggregante dell’antico stato duosiciliano. Ovviamente non per riproporlo  giuridicamente  ma per sfruttarne l’enorme potenzialità evocatrice dell’orgoglio degli odierni meridionali. Fatto preparato da un quarto di secolo dai nuovi intellettuali del Sud che non hanno disdegnato di parlare dei Borbone,che al medio intellettuale fanno storcere immediatamente il naso.

Se questa non è una novità e non serve per la lotta per salvare il Sud, mi si dimostri il contrario. Il fugace accenno del punto 5 al Regno delle Due Sicilie non va sottovalutato o, peggio ancora, tollerato. Ecco perché cercherò di organizzare, come dichiarato sin dal principio, all’interno di UM uno schieramento denominato BRIGANTI DELLE DUE SICILIE per dare risalto nella prima parte all’espressione più eroica della storia risorgimentale e, nella seconda, a quello stato con nome prestigioso e ormai accettato al di qua e al di là del Faro.

Che la lealtà e la forza dei nostri antenati briganti spingano Unione Mediterranea ai successi  che tutti vogliamo!

Vincenzo Gulì