Ezequiel Lavezzi ha rilasciato una dichiarazione  inequivocabile ma non sorprendente per quel che concerne il suo futuro da professionista. Gli osservatori gli riservano un grande futuro. Già la seleccion argentina di Maradona lo contempla fra i pezzi inamovibili, ma il Napoli, che oggi gode quotidianamente delle sue gesta, gli lascia qualche perplessità.  Questa è una riflessione che vorremmo portare direttamente all’attenzione dei responsabili del Napoli, principalmente di Marino che s’intende come pochi di calcio. Non è assolutamente possibile essere una stella mondiale del football senza partecipare ai tornei più prestigiosi in campo internazionale. L’immagine del calciatore è profondamente e decisamente influenzata  dai risultati  mietuti sui campi soprattutto esteri, ove gode dell’attenzione degli specialisti che contano (dalla stampa agli sponsor) quando viene il momento cruciale dei contratti e degli ingaggi.

L’ascesa della squadra napoletana, portata da De Laurentiis, dalla C all’Uefa appare coerente con quanto detto prima del suo  atleta più popolare. Ma questo è un discorso che va datato nel senso che se l’anno prossimo crescerà Lavezzi anche il Napoli deve crescere.

Altrimenti le strade divergeranno ineluttabilmente.

Ciò a prescindere dalla sfortuna, dalla parzialità degli arbitri, dalla persecuzione delle istituzioni non solo calcistiche. In altre parole, il Napoli dovrà crescere mettendo nel suo preventivo tutti questi elementi negativi, come fece la mitica squadra  di Maradona.

Proprio prendendo spunto dall’epoca del Pibe de Oro, possiamo affermare che i due scudetti e la coppa Uefa di allora furono conquistati da giocatori di ogni età e fama, sapientemente assortiti con alla base il grande Diego. Non ha molto senso oggi parlare solo di giovani che devono crescere anche perché la storia del calcio insegna che molti di essi non riusciranno mai a farlo completamente. Nemmeno ha molto senso badare principalmente all’aspetto finanziario, non perché bisognerebbe buttare il denaro dalla finestra (come fa l’Inter che però provoca rientri strepitosi nelle società di Moratti) ma perché qualunque investimento oculato moltiplica adeguatamente  gli incassi. Ed ancora non ha molto senso

affermare che qualche giocatore di esperienza non ha lo stesso fiato dei giovani rampanti, ad ognuno il suo ruolo!  In nessun campionato del mondo esiste una squadra che diventa grande senza l’apporto di qualche star internazionale. Quest’ultima è capace anche di limitare molti dei danni paventati sopra, come la sudditanza dei direttori di gara o i provvedimenti delle autorità. Ad esempio, non certo casualmente il Napoli di Maradona  riusciva ad avere gli arbitri internazionali(non casalinghi)  fuori casa e quelli mediocri (abbastanza casalinghi) al San Paolo. Si era entrati nel giro delle big senza gradimento ma per forza! Maradona riuscì a farsi togliere una squalifica per espulsione andando a parlare personalmente con i giudici sportivi!

Quando Lavezzi parla di <<gol inutili>> si riferisce a quelli come S. Siro (bellissimo!) che probabilmente non porteranno a nessuna qualificazione alla Champions League, che l’obiettivo  irrinunciabile per la crescita contemporanea tra il Napoli e i suoi giovani campioni, perchè Hamsik , Gargano, Santacroce sono in parte assimilabili al Pocho.

Marino ha detto provocatoriamente ai giornalisti di dargli suggerimenti per gennaio, data del mercato supplementare dei calciatori. Vogliamo solo ricordare che se il Napoli in estate, in vista della possibile partecipazione all’Uefa, avesse guardato lontano, si sarebbe potuto abbastanza facilmente assicurare l’acciaccato Fabio Cannavaro. Infatti, il Real Madrid nutriva seri dubbi sulla sua ripresa nell’ultimo anno di contratto. Con Fabio il Napoli non sarebbe stato mai eliminato dal Benfica perché le ingenuità difensive mostrate si sarebbero potute sanare molto con l’innesto del miglior difensore del mondo. Proseguire nell’Uefa avrebbe significato più incassi e più visibilità europea per tutti,  con enormi passi avanti nell’ottica che stiamo seguendo per Lavezzi e Co.

Ad un certo punto dell’attuale campionato,  per le vittorie (non sempre nette) del Napoli, ci siamo un po’ tutti illusi che si potevano bruciare le tappe. Addirittura qualcuno parlava di lotta per lo scudetto.  Ma quei passaggi obbligati adombrati prima (arrivo dei campioni consacrati tra i giovani emergenti) non potevano essere elusi. Eccoci all’attuale periodo di vacche magre.

Oggi sembra persino difficile la qualificazione alla Champions League. Perché non correre ai ripari subito incominciando proprio da Fabio Cannavaro?  Aggiustando sensibilmente la difesa il Napoli può puntare ai primissimi posti della classifica, come dimostrano le sconfitte recenti dovute a svarioni incredibili del reparto arretrato. In tal modo daremmo sicurezza  ed ancora più voglia a Lavezzi, con risultati immaginabili.

Oggi tutti i club più importanti corteggiano Lavezzi; il Napoli sarà grande quando potrà corteggiare i più importanti calciatori del mondo…

Vorrei che si criticasse questo scritto tecnicamente perché, per i soldi, il Presidente ha sempre detto che non ci sono problemi. Del resto vi sono i 60 mila fissi del San Paolo pronti a autotassarsi per avere Fabio subito.

 

V.G.