Il legittimo Parlamento delle Due Sicilie è molto favorevole al progetto di legge sul nuovo sistema bancario, modello tedesco, in discussione alle regione Campania. Lo spirito della normativa recepisce sia istanze economico-finanziarie sia sollecitazioni culturali. Le prime evidentemente si basano sul presupposto che attualmente una percentuale irrisoria della raccolta viene impiegata nel luogo d’origine; porre finalmente dei canoni legislativi affinché sia garantita la ricaduta territoriale del credito significa dare una svolta al sistema produttivo campano, segnatamente in questo periodo di crisi. Le seconde attengono alla riscoperta e alla difesa delle capacità imprenditoriali locali, e fugano i troppi luoghi comuni che le attanagliano da lungo tempo.
Su il Denaro odierno una pagina intera descrive l’iter di queste banche locali ma, in pagina successiva, appare l’intervento di un ex ministro dell’economia che offre al Sud idee di ripresa economica. Quindi da una parte parole, nemmeno troppo affidabili da parte di chi ha avallato la costante politica anti-meridionale dei governi centrali, e dall’altra fatti capaci di trovare applicazione in tempi reali.
Da rilevare infine il numero crescente di coloro che stanno comprendendo l’importanza di tutelare il Sud con strumenti nuovi che è possibile attivare in questa parte dell’Italia dimenticata colpevolmente dai poteri centrali e, altrettanto colpevolmente, abbandonata sinora da tanti suoi figli dotati di talento ma non di coraggio.
Il Parlamento del Sud mette a disposizione le sue strutture e i suoi rappresentanti per allargare questo progetto in tutto il territorio dell’antico regno. Già sono in fase di realizzazione incontri preparatori nell’attuale Abruzzo e in Sicilia. (V.G.)