
Dopo Poiters e Lepanto un estremo tentativo islamico di distruggere militarmente l’Occidente Cristiano è attuato dall’Impero Ottomano a Vienna nel 1683. Un’armata formidabile con trecento mila uomini , esperti e armati di tutto punto, assedia dalla primavera la capitale asburgica, ultimo consistente baluardo sulla strada per Roma.

Quando la resistenza viennese è ormai allo stremo Papa Innocenzo XI forma la Lega Santa e chiama i cristiani, anche quelli separati e riformisti, a difendere l’identità europea seriamente minacciata. L’unico a non rispondere è il re di Francia, aprendo innanzi ai suoi discendenti e al suo popolo un calvario di scelleratezze. Non sono che 1/4 degli ottomani i soldati crociati che si muovono verso Vienna, abbandonata dal pusillanime imperatore Leopoldo I che è sostituito dal nonno Ferdinando II che tonifica la resistenza agli spietati infedeli. L’8 settembre Ferdinando ha un’illuminazione. Nella festività della nascita della Madonna affida a Lei la protezione delle armi cristiane in quel momento cruciale della storia del mondo. La nomina Sacra Generalissima dell’Armata Cristiana, pronta per lo scontro decisivo con i turchi. Un inviato speciale del pontefice, il frate cappuccino Marco d’Aviano , coordina e armonizza le schiere crociate.

E’ un momento di grande spiritualità e commozione vedere ortodossi, cattolici e protestanti (combattutisi nelle guerre di religione) alleati contro i musulmani e indotti dalle magiche parole di fra Marco a gridare tutti Viva Gesù e Viva Maria! Nella notte tra l’11 e il 12 i l duca di Lorena attacca alle spalle l’immenso accampamento del nemico che arretra sconcertato, ma la battaglia tremenda ed impari scoppia all’alba davanti a Vienna.

Le sorti sembrano favorire la superiorità islamica finché non spuntano dalle colline nord-orientali gli ussari del re polacco Giovanni III Sobieski che caricano violentemente gli assedianti. Sono i famosi cavalieri alati per i due supporti dietro la corazza che li facevano apparire delle furie con le ali, di aspetto terrificante.

Nel tardo pomeriggio è la rotta completa ottomana con i crociati che festeggiano nel nome di Gesù e Maria e che sorbiscono il famoso “cappuccino”. Infatti le grandi quantità di caffè trovate nel campo abbandonato dai turchi è ritenuto poco gradevole per l’amarezza che viene appositamente mitigata con l’aggiunta di latte sino ad assumere una colorazione come il mantello di Marco d’Aviano.

Da quel giorno Papa Innocenzo consacra alla Vergine Maria il 12 settembre come Sua festa onomastica. L’Islam non proverà più a conquistare l’Occidente con le armi ma il suo ispiratore è uno spirito scaltro e pieno di odio insanabile. Cercherà e troverà altre strade per annientare il cuore cristiano del cosiddetto mondo occidentale…
Vincenzo Gulì
12 settembre 2020
337° della Battaglia di Vienna