ruffo

 

La revisione storica è ormai inarrestabile e contro di essa non posseggono difese adeguate e leali coloro che attuano  dalle nostre parti da 155 anni una vera malversazione culturale spacciando per verità i loro miti deliranti sul regno delle Due Sicilie. Questo accade dagli atenei ai piccoli giornali come quello a cui ci riferiamo adesso. La strategia di costoro si limita quindi ad aggrapparsi ostinatamente alle fandonie trite e ritrite che gli hanno consegnato i degni predecessori ed approfittando ignobilmente del potere che gestiscono secondo la volontà dei padroni.

Paola aprì le porte ai francesi invasori? Massoni e facoltosi locali li aiutarono insofferenti alla politica sociale dei Borbone con cui stava il popolo tutto. Questo brucia a chi ha sempre sognato una “rivoluzione” popolare come quella del grande Fabrizio Ruffo. La volpe giudicò l’uva irraggiungibile e la “rifiutò” perché ancora acerba…

Questo articolo segue pedissequamente lo stile dei falsi storici, senza prove serie, senza ritegno e, finalmente, senza più futuro!

Vincenzo Gulì

Inviate le vostre sacrosante proteste a questi indirizzi:

tirreno@cronachedellecalabrie.it

direttore@cronachedellecalabrie.it

l’articolo incriminabile:

15317968_10210254125061550_266735554620802724_n