Sono 156 anni che la cosiddetta questione meridionale penalizza pesantemente il SUD in un’Italia a due pesi e due misure che è riuscita a distruggere l’economia dei territori che un tempo formavano il Regno delle Due Sicilie con Napoli capitale.

 

Esso era uno dei primi stati al mondo e aveva un benessere talmente diffuso da costituire l’unica parte d’Europa da cui non si emigrava né dalla città né dalle campagne.

 

Chi ama la propria terra deve riscoprire le sue radici liberandosi dalle bugie risorgimentali che confondono e immobilizzano. Solo così gli odierni meridionali possono trovare la via del riscatto per il futuro dei giovani che hanno diritto di vivere e lavorare nella terra dei loro antenati che per tremila anni aveva concesso loro una vita decorosa e felice.

Domenica 24 settembre ore 19 (mercato dei fiori di Pompei , via don Gennaro Carotenuto 23 ) un appuntamento  culturale con studiosi ed esperti della materia su questi temi scottanti che ci riguardano tutti indistintamente.

Ospiti di Gennaro  Donnarumma , parleranno Vincenzo Gulì , Giovanni Precenzano, Ennio Apuzzo, Nando Dicè  moderati da Nicola Monacella.

La verità sulla malaunità finalmente in mezzo al popolo, portata da figli del popolo, con il linguaggio del popolo e con una pizza finale di amicizia e di collaborazione.

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Bellissima serata a Pompei (che nel R2S era frazione del circondario di Torre Annunziata, distretto di Castellammare, provincia di Napoli) con una schiera di esperti di cultura e attivismo duosiciliano come raramente si vede in giro. Dopo aver ammirato il TIRIDENTITARIO di Vincenzo Scognamiglio ci si è riuniti nel salone del mercato dei fiori per parlare di storia negata e attualità martoriata. Pubblico eccezionale perché in maggioranza costituito da persone che per la prima volta sentivano la vera storia di Napoli. Successo scontato e buffet finale offerto dall’ottimo anfitrione Gennaro Donnarumma con la promessa di ripetere presto questa fondamwentale esperienza.

 L’apertura del prof. Gulì