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Per il terzo anno consecutivo si ricorderanno a Pietrarsa il 1˚ maggio i caduti napolitani per il lavoro negato. I Neo Borbonici Attivisti e il legittimo Parlamento del Sud saranno naturalmente presenti. Essi sono  sempre intervenuti dalla nascita dell’evento; sono membri del Comitato Martiri di Pietrarsa che l’anno passato celebrò alla grande il 150 anni del luttuoso evento; sono stati ufficialmente invitati a partecipare; hanno adesso il compito irremovibile di non far trasformare quel triste 6 agosto 1863 in un’occasione per svincolare quanto avvenne nell’ex opificio borbonico dal  contesto della guerra totale in  atto allora contro l’invasione tosco-padana con le sue dichiarate mire di depauperamento del Meridione conquistato con l’inganno.

Giovedì prossimo ci incontreremo nel sacro suolo del martirio degli operai assunti dai Borbone, alle ore 10, con tante bandiere duosiciliane e tanta chiarezza espositiva per continuare senza compromessi a connotare questo nuovo modo di celebrare il 1˚ maggio, per non cadere succubi dei partiti e sindacati nazionali, dei giacobini travestiti da meridionalisti e da manifestazioni che non trasmettano un inequivocabile messaggio identitario, di cui l’attuale Sud ha maledettamente bisogno.

Link di riferimento:

https://parlamentoduesicilie.eu/wordpress/index.php/lassociazione/150-anni-dalleccidio-di-pietrarsa/

http://www.insorgenza.it/laltro-1-maggio-a-pietrarsa-per-ricordare-quei-morti-che-nessuno-racconta/

https://www.facebook.com/events/601804206567182/?fref=ts

https://www.facebook.com/events/1404473659823451/?fref=ts

1˚ maggio 2014: festa del lavoro a Pietrarsa per i caduti napoletani

 

Per il terzo anno consecutivo si ricorderanno a Pietrarsa il 1˚ maggio i caduti napoletani per il lavoro negato. I Neo Borbonici Attivisti e il legittimo Parlamento del Sud saranno naturalmente presenti avendo partecipato alla nascita dell’evento nell’ambito della riscoperta delle nostre radici quali discendenti del popolo delle Due Sicilie. Non è superfluo ricordare l’enorme danno procurato dai conquistatori del 1861 alla memoria storica di quelli che sono diventati gli abitanti dell’Italia Meridionale. In questa ottica è stata imposta a fine Ottocento una celebrazione  il 1˚ maggio facendo riferimento a tumulti operai accaduti a Chicago nel 1886 con uccisioni nella repressione delle forze dell’ordine. Si ritenne allora quei poveretti come le prime vittime per il lavoro nel mondo moderno. Tutti si accodarono, anche in Italia dove si festeggiò per la prima volta, in grandi difficoltà di regime, nel 1890. Ebbene, ben 24 anni prima l’industria moderna aveva già assistito ai martiri per il lavoro per i gravissimi avvenimenti del 6 agosto 1863 a Pietrarsa, antica fabbrica borbonica, vanto dell’intera penisola italica. Ma si sa che ogni primato, ogni positività, ogni accenno orgoglioso che sfiora il cancellato Regno delle Due Sicilie diventa una sorta di tabù insormontabile. Tutto viene automaticamente occultato o travisato per preservare intatto il quadro di un Sud martoriato per i problemi atavici ereditati dal mal governo dei Borbone. Ormai la storiografia ha fatto abbastanza luce su queste bugie risorgimentali, strumenti di conquista per tenere proni i colonizzati meridionali,  ma restava  l’indigeribile silenzio sui martiri di Pietrarsa. In tal modo nel 2012 è stato divulgato un  1˚ maggio diverso per tutti gli odierni meridionali, omaggiando i primi caduti contemporanei per la difesa del posto di lavoro ed evidenziando l’attacco sistematico all’occupazione che da 153 dilania la nostra terra. Le risposte istituzionali sono state generalmente tiepide, soprattutto per la persistenza di quei tabù. Nel 2013 la strage operaia è stata commemorata alla grande per il 150˚; quest’anno sarà riproposto 1˚ maggio dei lavoratori meridionali, con l’auspicio che diventi giustamente un esempio per tutti, dall’Italia al mondo intero perché il primato, triste ma fiero, per i primi lavoratori trucidati per il lavoro è, e deve essere riconosciuto, quello del 1863 per i nostri antenati di Pietrarsa. Un importante segnale è venuto recentemente dal Comune di San Giorgio a Cremano, limitrofo allo stabilimento,  che ha deliberato l’intitolazione di una strada ai Martiri di Pietrarsa.  L’appuntamento è nella mattinata presso l’attuale Museo Ferroviario che sarà aperto nella giornata festiva  appositamente per la celebrazione. [Vincenzo Gulì]

Grande successo del III 1˚ maggio a Pietrarsa con afflusso dei veri duosiciliani, capaci di staccarsi dalla tastiera del PC, con un certo interesse della stampa e delle istituzioni. Gli storici V.Gulì e A.Vella hanno ricordato il significato della giornata e vari altri interventi, come quello di M. Esposito, l’hanno arricchita di spunti utili per il futuro. Ottima l’iniziativa del comune di San Giorgio a Cremano che ha intitolato una strada ai Martiri di Pietrarsa  che prossimamente sarà inaugurata con grande impegno e risalto culturale, mediatico e popolare. L’auspicio che il 1˚ maggio possa diventare sempre di più il Giorno del Lavoro di tutti gli odierni meridionali nel segno dell’eccidio del 1863. Varie altre foto sulla pagina Face Book: https://www.facebook.com/media/set/?set=oa.648501815229053&type=1

 

Rassegna stampa:

http://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/denunciamo/24311-maggio-ed-eccidio-pietrarsa-opinioni-ama-sud/

Video completi della manifestazione