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Gli auguri della Santa Pasqua di Risurrezione 2017,  per tutti coloro che leggono nascono,  dall’esempio unico di Nostro Signore  Cristo Gesù che seppe trasformare la morte in resurrezione come lezione perenne per tutti gli uomini. Chiunque si trovi in grandi sofferenze, anche estreme, sa che è nel suo libero arbitrio la facoltà di risollevarsi sostanzialmente.

Ciò vale per il singolo e vale altresì per un popolo intero. Ciò vale allora per i popoli delle Due Sicilie colonizzati politicamente, economicamente, culturalmente da 156 anni dall’invenzione innaturale e insanabile della nazione chiamata impropriamente Italia.

Ognuno di noi sa qual è la meta agognata dell’Indipendenza ma l’individualismo che connota i duosiciliani consente tante vie diverse seguendo l’indiscutibile istinto personale. In tal modo troppi si ritrovano in ritardo e disorientati e la meta si allontana sempre di più. Se quell’individualismo è connesso a sfiducia negli altri , a protagonismo, a interessi venali nulla cambierà mai. Se, invece, è frutto di poca esperienza, di passione veemente, di voglia fremente di vittoria, è possibile un conveniente bagno di umiltà per una vera resurrezione. E’ necessario però munirsi dei sentimenti mancanti: fiducia, collaborazione, sacrifici economici, pazienza, rispetto per la storia recente. Soprattutto collaborazione,  perché senza fiducia, sacrifici economici, pazienza e rispetto per la storia recente non si può interagire incisivamente.

La vittoria sulle miserie in cui il male ci ha immersi è alla nostra portata ma per ghermirla non basta la mano del migliore. E’ indispensabile lo sforzo collettivo per renderla capace di librarsi sino ad ottenerla.

  [V.G.]