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Se ci eccettua qualche festa pubblica con mirati finanziamenti esterni, dalle nostre parti la bandiera tricolore non è praticamente esposta. Più che all’influenza della nostra antica e tradita Patria, ciò è dovuto al fatto che spontaneamente ben pochi si sentono fieri di essere italiani. Eppure periodicamente, quando vi sono campionati europei o mondiali di calcio accade qualcosa di insolito. Grazie soprattutto ai problemi economici che ci affliggono da 155 anni, tante bancarelle spuntano come i funghi per vendere bandiere riguardanti la nazionale in blu Savoia, colore stranamente ininterrotto dal regno alla repubblica d’Italia.

Un cantautore napoletano ha scritto una canzone a proposito che contiene una frase significativa: Simmo frate sultanto a finale Italia-Brasile.

[link della canzone https://www.youtube.com/watch?v=X8oz3etBorU]

Di noi gli italiani tosco-padani si ricordarono in occasioni delle guerre per usarci come carne da macello, in tempo di pace ci richiamano con la solennità del loro inno massonico a tifare nel calcio.

Fratelli si è nella buona e nella cattiva sorte, similmente all’unione dei propri genitori, e non certo con il classico duopesismo che ci offende profondamente. Pertanto finché siamo conviventi con due status nettamente e continuamente sproporzionati a nostro sfavore, non dobbiamo cadere in errori di fugaci passioni che servono solo ad aggravare l’annebbiamento della nostra mente.

Che l’Italia esca al più presto dagli europei di Francia 2016!