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Dopo un’agonia atroce ha cessato di soffrire il giovane tifoso partenopeo Ciro Esposito ferito a morte con l’unica motivazione di essere napoletano. Già il nome e cognome lo collocano nel cuore di Napoli ma l’amaro epilogo della sua vita terrena lo pone tra le vittime della malaunità che da 153 anni ci martoria.

Ciro, tu segui i tanti passati per le armi dai garibaldini e i tantissimi trucidati dai soldati tosco-padani con il tricolore  e infamati con il nome di briganti.

Tu segui i martiri di Fenestrelle e degli altri lager dei Savoia.

Tu segui la marea di neo-emigranti morti di stento sulle navi galeotte o all’arrivo in terre sperdute ed ostili.

Tu segui quelli che muoiono ogni anno per incidenti d’auto ed altro nel loro andirivieni tra nord e sud per l’agognato riposo nei paesi dei padri dopo un anno di relegazione all’estero.

Tu segui le vittime della malavita che per accentrare soldi a nord sparge sangue a sud.

Tu segui la schiera di nuovi martiri che a tutte le età cadono per l’avvelenamento nei nostri territori delle industrie settentrionali. 

Tu, probabilmente ignaro della causa scatenante tutti i nostri mali, pensavi di recarti ad un’allegra competizione sportiva e ti sei ritrovato oggetto dell’odio che ci perseguita unicamente a motivo della nostra inconsapevolezza storica.

E’ venuto il tempo non di vendicare te e chi ti ha purtroppo preceduto, bensì di salvaguardare quelli che certamente ti accompagneranno.

SCETATEVE UOMMENE D”O SUDD!

O MO’ O MAI CCHIU’!!!

Vincenzo Gulì

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I NEO BORBONICI ATTIVISTI PROPONGONO A SUO NOME IL GIORNO  PER LA MEMORIA DELLE VITTIME FIGLI DEL POPOLO NAPOLITANO DA CELEBRARSI A GIUGNO DI OGNI ANNO A PARTIRE DAL 2015.

 Comunicato stampa del 25-6-14

 

Dopo un’agonia atroce ha cessato di soffrire il giovane tifoso partenopeo Ciro Esposito ferito a morte con l’unica motivazione di essere napoletano. Egli è stato solo una delle innumerevoli vittime dell’odio che ci perseguita unicamente a motivo della nostra inconsapevolezza storica.  

Per questo motivo l’Associazione Culturale Neo Borbonici Attivisti, dopo aver espresso il suo immenso cordoglio alla famiglia, indice per il prossimo giugno 2015, a Suo Nome,  un

GIORNO  PER LA MEMORIA DELLE VITTIME FIGLI DEL POPOLO NAPOLITANO.

Lungi da fomentare vendette per Lui o per i tanti che purtroppo l’hanno preceduto, è venuto il tempo di salvaguardare quelli che certamente l’accompagneranno mediante la riscoperta delle nostre gloriose radici storiche.

UFFICIO STAMPA

I Tifosi gradiscono:

http://www.pianetazzurro.it/2014/06/25/neo-borbonici-un-giorno-della-memoria-in-ricordo-di-ciro-esposito/

cirobandiera

Grazie all’amico e compatriota Peppe Orefice e alla comprensione degli Ultrà, la sacra bandiera duosiciliana ha potuto esaltare l’orgoglio partenopeo avanti a un DLA più emozionato che mai.

Ultra': mamma Ciro, dopo preghiera su di noi scesa la paceONORI AL MASSIMO GRADO PER L’EROICO CIRO: LA VERA BANDIERA NAZIONALE PER UN FIGLIO DELLE DUE SICILIE

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Queste immagini strazianti, della mamma di Ciro che lo piange, sono fatalmente connesse alla bandiera duosiciliana bagnata dalle sue lacrime. Queste lacrime diventeranno l’emblema di tutte le mamme che hanno pianto tutti questi figli delle Due Sicilie che da 153 anni sono ammazzati, direttamente o indirettamente ,  dal governo della malaunità. Vedo in esse le mamme dei soldati e dei briganti, quelle degli emigranti, quelle delle vittime dei viaggi per lavorare all’estero, quelle delle morti bianche per pubblica responsabilità, quelle degli assassinati dalla camorra, quelle dei morti per droga spacciata dal potere, quelle dei suicidati per le angherie dello stato, quelle dei disgraziati colpiti dai rifiuti tossici qui consentiti dall’interesse economico, quelle di ragazzi come Ciro caduti perché credevano in un mondo civile che questa società ci vieta.

E’ assai difficile che chi sia teso con tutte le sue forze solo su obiettivi che comportano un beneficio privato, sia in grado di immaginare altrettanto impegno senza assolutamente porsi il problema personale avendo nel mirino l’unico scopo (titanico e perciò saturante ogni altro pensiero)  del riscatto di un popolo figlio di una Terra immensamente amata. Sono costoro che, ingabbiati dalle proprie azioni non comunitarie, presuntuosamente giudicano quasi uno sciacallaggio commentare con risvolti identitari la tragedia  che ha colpito Scampia. Stiamo commentando tragedie di oltre un secolo fa, come quelle contemporanee, come quelle purtroppo venture, se non bloccheremo le vere cause che esulano dalla nostra volontà. Le nostre biografie dimostrano il tornaconto perseguito e i benefici accantonati. Nemmeno un minimo evento andrà trascurato se idoneo ad aggiungere un tassello al complesso ma sempre più nitido mosaico che la nazione duosiciliana sta realizzando. E’ un fatto che sovente gli avvenimenti vanno al di là dei limiti delle strategie dei suoi attivisti; ciò significa che è in atto una forza che ci spinge con tattiche vincenti proprio perché poco ponderate o addirittura istintive. E’ stato il caso della bandiera sul feretro di Ciro. Gianbattista Vico insegnò che, nella storia umana, i ricorsi si scatenano irreversibilmente quando i corsi sono esauriti.

[V.G.]

ciro+pa

Il Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud(R) ringrazia sentitamente a nome suo e di tutti i tifosi Napolitani l’Associazione sportiva SISMA di Palermo e l’intero quartiere del Borgo Vecchio per l’apprezzata e sentita solidarietà espressa dall’Associazione in relazione al triste evento della scomparsa di Ciro. Facciamo auspici perchè il tragico evento, oltre a severo monito per il futuro, serva almeno a rinsaldare i già forti legami di amicizia e solidarietà che legano da secoli Napoli e Palermo.
Prof. Vincenzo Gulì, Napoli,
Arch. Giovanni Maduli, Palermo.