homeIl 23 luglio si terrà ancora una volta la manifestazione a Casalduni in ricordo della strage italiana del 1861. Negli ultimi anni era stata connotata dal ‘ritorno dei briganti’, stavolta pare orientata più verso ‘ritornano i bersaglieri’… Il P2S sarà presente per testimoniare e riportare la verità.

 

O CON I BRIGANTI O CON I BERSAGLIERI

casald2016
Gulì ha fatto il suo intervento-lampo abbastanza al di fuori del coro

 

Come previsto, Casalduni 2016 ha abbastanza deluso le aspettative dei veri duosiciliani. A fronte di un nutrito (forse pletorico) schieramento di “meridionalisti” (termine aborrito giustamente da qualcuno di essi) non c’è stata nessuna apertura ai non addetti ai lavori. Il lutto che ha colpito il gruppo dei figuranti sembrerebbe aver soltanto rimandato di un anno la rievocazione della strage come fatta realizzare dal P2S negli ultimi tempi, cioè con chiare allusioni a responsabili e vittime (immutati da oltre 150 anni… ). Se veramente si volesse ritornare al folclore e allo spettacolo per se stesso (come pare avverrà nei prossimi giorni con i briganti a cavallo…) Casalduni non rivestirebbe più il suo fondamentale ruolo di cittadina martire delle Due Sicilie capace di dare una scossa ai suoi odierni abitanti. Timide ricerche storiche , contenuti commenti alle stragi risorgimentali o limitazione forzata di coloro che connettono passato a presente e futuro non conducono infatti a nessun risultato proficuo per i popoli dell’attuale Sud. Il ‘ritorno dei briganti’ dovrebbe essere l’orgoglio dei loro discendenti per far trovare loro una via d’uscita al definitivo degrado a cui sono destinati dalla colonizzazione italiana. Tutto ciò che congiura contro questo scopo serve unicamente a protrarre crisi economico-sociale, emigrazione, perdita della memoria collettiva e a far sparire gradualmente il sangue duosiciliano dalle nostre terre. Quello che volevano fare i bersaglieri 155 anni or sono. I casi sono due: o si ritorna verso i briganti per la nostra salvezza o si ricade nelle grinfie insanguinate dei bersaglieri per la nostra ultima ecatombe sociale.  [V.G.]