CISALP

Dalla fonte:

http://www.intelligonews.it/articoli/3-agosto-2015/29338/renzi-in-giappone-parla-di-sud-e-intanto-l-italia-del-nord-gli-sfugge

 

veniamo a conoscenza di questo progetto mirato a trattenere nel nord tutto quanto rapinato a sud nei 154 di malaunità italiana.

Nulla di nuovo nemmeno per questa sedicente macroregione che ricalca fedelmente la Gallia Cisalpina di romana memoria e che i rivoluzionari francesi ripresero nel loro folle tentativo di riformare i confini europei. In realtà, come insegna lo storico Giuliano Lilli (L’assurdità della “Riunificazione Nazionale Italiana”, Tavagnacco-Udine 2012) , la penisola che l’Italia presume di aver unito non va dalle Alpi allo Ionio. Essa cominciava assai più a sud dell’arco alpino tanto è vero che i Romani ponevano al fiume Rubicone l’estremo limite della pianura padana e quindi di una provincia diversa da quella a cui apparteneva Roma. L’episodio di Giulio Cesare che mezzo secolo A.C. sfida il Senato attraversando il corso d’acqua con le sue legioni dà un’idea di come venivano considerati diversi i territori padani dal cuore di quello che stava per diventare l’impero più importante della storia. Gli abitanti cisalpini erano celti, galli, germani non italici, intimamente legati al continente centroeuropeo. Nessuna affinità importante con gli abitanti della penisola che bene Lilli definisce appenninica. Ecco spiegata l’assurdità di quello che avvenne nel 1861 che ha arrecato infiniti mali a noi cosiddetti meridionali.

Ponti d’oro al nemico comprovato delle Due Sicilie che vuole autogestirsi e che agogna di liberarsi anche della vista del povero (da esso immiserito con l’imbroglio) che gli tende la mano depredata di ogni bene. Ciò apre scenari entusiastici alle Due Sicilie ma questo prato fiorito che intravediamo è cosparso di mine micidiali per cui ogni impetuosa esaltazione è da frenare.

Un’ultima considerazione: non è automatico che il nemico si ritiri nella sua macroregione con il nostro bottino in pugno. Chiedete ai duosiciliani di Antrodoco cosa successe all’inizio di maggio 1799 con i Francesi che ritornavano a casa con le prede insanguinate asportate nel nostro regno!..

[V.G.]