In una bella ma sfortunata città mediterranea un giorno casualmente si trovarono ben due presidenti della repubblica. Uno lo era dello stato di appartenenza giuridica della città, l’altro di un altro stato confinante. Era un’occasione solenne e molti popolani la colsero per esternare i loro gravissimi problemi che minavano addirittura la vita dei più piccoli a causa della sete di guadagno di ricchi industriali di altre regioni e criminali locali.

Un presidente prese a cuore le lacrime della povera gente, con attenzione e praticamente saltò la cerimonia a cui era stato invitato per ascoltarla meglio, promettendo il suo massimo impegno per alleviarne le sofferenze. Purtroppo, la sua competenza non era diretta e la sua azione   si sarebbe sviluppata in ambito internazionale, con tutte le limitazioni operative del caso.

L’altro presidente fu quasi infastidito quando la folla si rivolse a lui che stava per presenziare la prevista cerimonia; liquidò con poche battute le grida disperate dei poveretti promettendo, con riserva mentale, il suo interessamento. La sua competenza era confacente  ma non condusse volutamente a nessun risultato, come ormai quel popolo era abituato dal giorno di nascita di quello stato.

 Napolitano sarà prossimamente a Napoli per commemorare le Quattro Giornate e vari comitati della Terra dei Fuochi tenteranno di essere esauditi contro la morte che li sta divorando a causa dei rifiuti tossici del nord.

A quale dei due presidenti sarà assimilabile? Lo vedremo dal comportamento, anche se molti di noi già lo sanno!…

 Vincenzo Gulì