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Ieri 7 luglio un impavido gruppo di “briganti” duosiciliani, tra cui il nostro parlamentare Osvaldo Balestrieri,  era nel lugubre forte piemontese di Fenestrelle per onorare la memoria delle migliaia di soldati napolitani e siciliani fatti morire dai Savoia nel primo campo di sterminio della storia moderna.  Qualche anno fa era stata finalmente posta una lapide commemorativa all’ingresso che recitava “TRA IL 1860 E IL 1861 VENNERO SGREGATI NELLA FORTEZZA DI FENESTRELLE MIGLIAIA DI SOLDATI DELL’ESERCITODELLE DUE SICILIE CHE SI ERANO RIFIUTATI DI RINNEGARE IL RE E L’ANTICA PATRIA. POCHI TORNARONO A CASA, I PIU’ MORIRONO DI STENTI. I POCHI CHE SANNO S’INCHINANO”.  Naturalmente quasi a sfida degli indigeni  che o ignoravano (quasi tutti) la storia di quei tristi luoghi, o avevano tutta la vergogna e il timore della verità storica. Quindi la lastra era stata spostata all’interno per renderla meno visibile ai visitatori disattenti ma la mala intenzione era senza dubbia eliminarla. Così quest’anno, al dichiarato raduno duosiciliano di domenica 7 luglio, hanno fatto trovare un’amara e intollerabile offesa alla memoria storica di tutti i popoli delle Due Sicilie: la lapide a terra frantumata.  In attese delle opportune contromisure (come il ripristino di una lapide con testo un po’ più completo),  i convenuti hanno deciso di fare come i soldati o i briganti sconfitti che rischiavano di vedere la loro bandiera borbonica in mano al nemico. Allora i nostri avi dividevano la bandiera in tanti pezzetti  da custodire gelosamente nei recessi di ognuno. Questo faceva andare in bestia i conquistatori che non furono mai in grado di prendere una bandiera agli estremi difensori del regno più bello del mondo.  Similmente i cocci della stele di Fenestrelle sono stati spartiti e ritorneranno al di sotto del Garigliano. Ora il legittimo Parlamento delle Due Sicilie si farà promotore di ogni azione dal diritto civile alla divulgazione culturale per riparare il gravissimo attentato sulle Alpi Marittime.

Video dell’evento:

 TREMMATE, TREMMATE, ‘E BRIGANTE SO’ TURNATE!