Proposta dell’Intendente all’Economia Alessandro d’Esposito al sindaco di Napoli per il problema rifiuti che adesso sfrutta la nostre finanze e la nostra salute (con gli inceneritori a six della foto) e domani potrebbe essere sfruttato per salvaguardare la salute nostra e le nostre finanze per la commercializzazione dei prodotti del Thor(foto a dex).

C/A Luigi De Magistris

Egregio Sindaco, sappia che non è la prima volta che cerco di contattarLa, attraverso i suoi collaboratori ma non sono mai riuscito nemmeno a sapere se Le era almeno stato sottoposto in visione una brochure dell’impianto THOR (Total House-wasting Recycling) il quale ha numerosi vantaggi che le sintetizzo di seguito (ma se vuole maggiori dettagli vi sono in allegato un primo allegato word e due immagini di impianto operativo, al quale possono seguire vari supporti più puntuali):

  1. tecnologia ITALIANA (del prof. Paolo PLESCIA, ricercatore del CNR)
  2. NON emette DIOSSINA perchè NON brucia NIENTE (quindi si può usare anche in aree metropolitane densamente abitate) senza conseguenze ambientali e senza generare proteste popolari
  3. può essere messo in funzione solo quando serve
  4. recupera materie PRIME SECONDARIE (da 50 tonnellate di rifiuti giornalieri di tipo RSU THOR permette di ricavare una media di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile. Il resto dei rifiuti è acqua STERILIZZATA, che viene espulsa sotto forma di vapore)
  5. recupera GAS (cioè “non puzza”), utilizzabile in normali centrali termoelettriche
  6. recupera PERCOLATO (come OLIO combustibile), utilizzabile in normali centrali termoelettriche
  7. separa ed inertizza i tossici, vetrificandoli, per successivi usi edilizi, stradali, etc.
  8. la frazione non recuperabile viene trasformata in un CARBONE micrometrico PULITO, utilizzabile in normali centrali termoelettriche
  9. un impianto da 4 ton/ora è TRASPORTABILE su camion o nave (occupa circa 300 mq)
  10. l’impianto costa 2 milioni di euro (contro i 500 di un inceneritore)
  11. il costo di esercizio è solo 40€/ton contro i 100€/ton della discarica, ed i 250 €/ton dell’inceneritore
  12. un impianto pilota da 2 ton/ora è in funzione dal 2006 presso Capo d’Orlando (ME), con ottimi risultati (vedere per credere)

Alcune persone stentano a credere che esista una soluzione così vantaggiosa, poi, quando si rendono conto, stentano a credere che gli amministratori pubblici ancora non l’usino o, almeno, non cerchino di appurare se ha qualche svantaggio così grande da non prenderlo nemmeno in considerazione, come possibile alternativa alla disastrosa situazione attuale (circa 11 milioni di ton, tra ecoballe e discariche stoccate sine die)… e Lei cosa aspetta?

Anche se non ho alcun interesse materiale nell’operazione, sono ovviamente a disposizione (nei limiti di scienza e coscienza) per ulteriori chiarimenti e/o collaborazione.
Cordialmente

Alessandro ing. d’Esposito