CRACO: dalla Rai curnute e mazziate…

Il 6 giugno 2019 a Rai 5, nel programma Ghost Town, è andato in onda un reportage  sulla cittadina quasi disabitata di Craco in Basilicata. L’abbandono è avvenuto nell’ultima metà del Novecento per un irrisolto fenomeno franoso che comunque, con le sue conseguenze concrete, rientra nel piano di desertificazione degli ex territori duosiciliani in atto dalla malaunità in poi. Craco, comune del circondario di Ferrandina, distretto di Matera della provincia di Basilicata, durante il regno borbonico aveva raggiunto quasi duemila anime fino al lento, inarrestabile degrado numerico che ormai conta solo qualche decina di eroici e ostinati abitanti. Ma non vogliamo dilungarci sul paese fantasma che oggi è diventato la Craco colonia italiana. Vogliamo invece criticare aspramente le menzogne storiche che sono state dette nel filmato. Naturalmente per il periodo borbonico! Si comincia dal 1799 in cui si afferma che uno studente “figlio di papà” portò le “meravigliose e libertarie” idee della Repubblica Partenopea mettendo i braccianti contro i latifondisti(sic!). Com’è triste seguire la “logica” di chi ignora la storia. Addirittura quel movimento filo-repubblicano fu sanguinosamente stroncato dai Sanfedisti. Cioè Ruffo che si schiera con i “baroni” contro il popolo!!! Le assurdità storiografiche proseguono inarrestabili e coerenti con le falsità di base sino al brigantaggio post unitario in cui nientemeno si parla di un paese fedele al tricolore che è molestato dai “briganti”! Crocco e Borjes passarono di lì e non fu certamente il popolo a lamentarsi o a subirne le conseguenze. Bisognerebbe piuttosto chiedere ai discendenti di quello studente “figlio di papà”… La conclusione è che Craco ha subito ferite profonde dalle rivoluzioni liberali dal 1799 al 1860. Ma i responsabili di tali infamie sono stati ribaltati sino a mostrare il paese finalmente in salvo sotto il tricolore. Già proprio quei colori che l’hanno fatta abbandonare per sempre perché uno stato carnefice non ha voluto soccorrerlo come invece era puntualmente accaduto dai Normanni ai Borbone, nonostante terremoti, carestie e guerre  per ben più di sette secoli. Come si dice a Napoli per Caco curnute e mazziate , cioè il danno (con i mandanti sbagliati) e la beffa (come per tutti i luoghi meridionali distrutti dalla politica italiana) …

V.G.